Oggetto: the dogs of war
Data: 12/5/2004 20.48.4
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quanti di noi hanno sentito parlare della cosiddetta convenzione di Ginevra, sicuramente quasi tutti, la menzionava anke Totò in un suo film (i due colonnelli)
sembra quasi un paradosso, cercare di mettere delle regole di comportamento civile in qualcosa ke forse è la negazione della civiltà (la guerra).
tutti proviamo disgusto, orrore, nausea, di fronte alle immagini ke in questi giorni girano sui media. indistintamente se sono americani, irakeni, inglesi, italiani, ad essere mostrati, quei volti, quei corpi, ke compaiono mentre stiamo lì seduti a tavola a ingurgitare cibo, sconvolgono sia il nostro appetito ke il nostro senso etico.
eppure la guerra nn è una cosa nuova, forse avevano ragione i nostri nonni quando dicevano "speramm ke vui nun a verit mai na werr!"
certo i tempi cambiano e nella nostra società è giusto ke noi, queta guerra la viviamo soprattutto attraverso i media.
è una guerra lontana,ma a differenza ti tante altre guerre lontane, nei paesi + oscuri dell' africa, nella giungla asiatica, o vicine come quella degli anni '90 nella ex jugoslavia, questa ci tocca, ci turba, ci nausea di +, xkè forse nel nostro subconscio sappiamo ke siamo lì nn solo x una missione di pace, ma xkè di fronte a noi abbiamo un nemico da combattere e nn da aiutare. e allora ecco ke gli orrori ke appertengono alla guerra da quando Akille trafisse le caviglie di Ettore x legarlo al carro e trascinarlo attorno alle mura di Troia, al gas nervino della 1° guerra mondiale, alle bambole bomba ke gli americani disseminavano nella jungla vietnamita x mutilare i bambini, agli scempi commessi in Afganistan e Georgia dai russi, si mostrano a noi come se fossero stati inventati ora.
la guerra è guerra, nn credo ke ci sia un'etica in qualcosa ke ha x scopo l'eliminazione fisica di un individuo, di un popolo, qualsiasi sia il motivo.
nn credo ke ci dovrebbero essere tanti contrasti tra le varie fazioni politike quando in gioco c'è la vita, anke di un solo essere umano, se poi la ragione di stato, gli interessi economici di una nazione, valgono + della vita anke del + ignobile individuo
allora vi aspetto al Colosseo ke i gioki sono aperti!
