Tutto comincia nel ‘90 quando un uomo del clan Puccinelli, Nunzio Perrella, decide di pentirsi e comincia affermando “dottore, ma quella munnezza è oro!” La magistratura comincia ad indagare…
C’era un vero e proprio polo imprenditoriale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti ed era il più potente ed organizzato d’Italia; a capo non c’erano imprenditori ma uomini della camorra del calibro di Francesco Schiavone, Francesco Bidognetti, la famiglia La Torre di Mondragone e i Mallardo di Giugliano. Al vertice di tutto c’era Antonio Iovine!
Si è accertato che i rifiuti portati in Campania provengono da tutta l’Italia e se potessero essere accorpati diverrebbero una montagna di 1.460 metri con una base di 3 ettari!!
Secondo le Procure di Napoli e Santa Maria Capua Vetere 18.ooo tonnellate di rifiuti tossici da Brescia sono arrivati a Napoli e Caserta e 1.000.000 di tonnellate, in quattro anni, sono finiti a Santa Maria Capua Vetere; ancora…sono sotterrati in Campania rifiuti trattati negli impianti di Milano, Pavia e Pisa.
L’inchiesta Madre Terra ha avuto modo di verificare che in 40 giorni 6.500 tonnellate di rifiuti sono arrivati dalla Lombardia e altrettanti rifiuti dall’ex Enichem di Priolo, da Santa Croce sull’Arno, da Venezia e Forlì.
Il collaboratore di giustizia Gianfranco Mancaniello del clan dei Muzzoni racconta di un incontro avuto con alcuni imprenditori del Nordest durante il quale è stato risolto il problema dei rifiuti tossici da loro prodotti.
Mentre il boss pensa a dove sotterrare le scorie tossiche un suo affiliato gli fa notare che c’è così il rischio di contaminare le falde acquifere; il boss risponde “e a noi che ce ne importa, tanto beviamo l’acqua minerale“.
Raffaele Sarnataro, Salvatore Barbieri e Giacomo Diana amministratori della Covim che davano 60 milioni di lire al mese alla famiglia La Torre.
C’è ancora Cipriano Chianese della Setri che importava rifiuti a Giugliano-Villaricca dall’estero e lo faceva senza mai aver avuto l’autorizzazione dalla Regione. Questo galantuomo aiutava anche i Casalesi a seppellire le auto utilizzate per commettere omicidi e estorsioni e, grazie all’inchiesta Adelhpi, sappiamo che è andato in soccorso di imprenditori del Centronord per permettere a questi altri galantuomini di smaltire rifiuti tossici.
Le indagini sono state coordinate dai pm antimafia Raffaele Cantone e Alessandro Milita e hanno evidenziato aspetti drammatici. I pm affermano che il potere politico si univa a quello camorristico e imprenditoriale grazie al sistema dei consorzi; è successo infatti che il Consorzio di enti pubblici CE4 acquista per 9.000.000 di euro, attraverso fatturazioni false, la società di raccolta ECO4 e i privati tengono gli utili e scaricano le perdite sul Consorzio. Anche qui è bene fare qualche nome.
Claudio De Basio (subcommissario per l’emergenza rifiuti in Campania) che è definito dalla famiglia Orsi un “uomo nostro”, Giuseppe Valenti (Forza Italia e Presidente del CE4) intercettato più volte in conversazioni con gli Orsi dove dà ordini su come gestire i rifiuti, Nicola Ferraro (Udeur) al quale è stata addirittura negata la certificazione antimafia della Prefettura ed è Presidente della Consiliare Permanente delle Regione Campania, Angelo Brancaccio (sindaco DS più votato nella storia) accusato per corruzione, peculato, favoreggiamento, truffa e corruzione. Di lui i giudici scrivono “l’arresto dell’ esponente politico s’è reso necessario per la notevole capacità criminale….il quale è persona scaltra che si ingrazia il favore dei pubblici ufficiali e si rende autore di comportamenti corruttivi non solo nell’interesse proprio, ma anche per dimostrare a terzi il suo immenso potere politico esercitato sulla magistratura”.
L’organizzazione Mondiale della sanità ha pubblicato dei dati che riguardano la sanità in Campania:
A breve partirà la bonifica del Litorale Domitio-Flegreo, che rappresenta l’area più esposta all’aggressione ambientale reiterata nel corso del tempo, in modo particolare ad opera delle organizzazioni criminali e della camorra. Parliamo di 77 comuni tra provincia di Napoli e di Caserta. Di 1 milione e mezzo di abitanti. Del 12 % della superficie territoriale della Regione.
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