Nick: _luca27_ Oggetto: G-14:SAPEVATE DELLA SUA... Data: 18/6/2007 15.29.2 Visite: 174
ESISTENZA?
Thomas Kurth (d.g. del G-14), apre al Napoli di De Laurentiis
Si chiama G-14 perché sette anni fa, quando è nata questa lobby delle superpotenze d’Europa, i club iscritti erano tanti. Sono arrivati a diciotto e potrebbero aumentare. Anche con l’ingresso del Napoli, appena tornato in serie A. L’anticipazione arriva da Avenue Toison d’Or 67, Bruxelles, sede del G-14, l’organizzazione che comprende tre club italiani: Juve, Milan e Inter, iscritti dal 2000. Il direttore generale Thomas Kurth apre a De Laurentiis, da sempre interessato a progetti di respiro internazionale, ricordando che prima il Napoli dovrà recuperare la dimensione europea e iscriversi alle coppe. «La squadra ha fatto un passo in avanti importantissimo e potrà dimostrare il proprio valore ai più alti livelli del calcio italiano. Se vincesse questa nuova sfida, potrebbe tornare alle competizioni internazionali e in questo caso si potrebbe parlare di entrare nel G-14, al fianco dei club che riescono a mantenere da anni una leadership nazionale e internazionale», spiega Kurth, ex dirigente dell’Uefa. Al G-14 si accede attraverso una domanda esaminata dall’Esecutivo (ne fa parte un solo italiano, Umberto Gandini, in rappresentanza del Milan). L’organizzazione è stata creata per tutelare gli interessi economici delle grandi d’Europa. Non c’è stata scissione da Fifa e Uefa, ma le tensioni sono molto forti. Ad esempio, i legali del G-14 hanno agito contro la Fifa perché non intende riconoscere indennizzi ai club per le convocazioni dei giocatori nelle nazionali. Appena nominato presidente dell’Uefa, Michel Platini ha attaccato il connazionale Jean Michel Aulas, presidente del G-14 e del Lione, il club campione di Francia, chiedendo di rinunciare a «comportamenti elitari» e di sciogliere la lobby. La replica del direttore generale Kurth è stata ironica: «Se Platini ci ignora, perché si preoccupa tanto?». I discorsi dei presidenti e dei manager che hanno aderito al G-14 piacciono a De Laurentiis. «Il presidente del Lione ha tante idee e sta aprendo a molti club. Aulas la pensa come me e mi auguro che il G-14 possa diventare un G-40 o un G-80». Da mille giorni alla guida del Napoli, il produttore cinematografico considera ristretti i confini italiani per il suo club: nei suoi discorsi frequentemente appaiono riferimenti al mercato commerciale di India, Cina, Emirati Arabi e alla community dei tifosi azzurri presenti nel mondo, sei milioni secondo l’ultimo censimento. Il dg del G-14, Kurth, si augura che il club di De Laurentiis rafforzi la sua posizione: «Ci ha fatto piacere vedere il Napoli in A, a tanti anni di distanza da quelle stagioni in cui era al vertice del calcio europeo. Le vicende di quella squadra sono note, ma nello sport il passato, per quanto fenomenale sia, non è garanzia di eterno successo. I meriti e le vittorie devono essere conquistati giornata dopo giornata, se una squadra vuole restare nell’élite». È l’obiettivo del presidente De Laurentiis e del direttore generale Marino dopo aver restituito a Napoli la serie A. La nostra unica FEDE... si chiama NAPOLI!!!!!
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