Nick: Bardamu Oggetto: Un paese senza verità:Ustica Data: 18/6/2007 16.13.15 Visite: 187
“Il nostro,come disse Sciascia,è un paese senza memoria e verità,ed io per questo cerco di non dimenticare”
La Strage di Ustica è stato un incidente di volo avvenuto tra Ustica e Ponza il 27 giugno 1980 al velivolo DC-9 I-TIGI appartenente alla compagnia Itavia. Il volo con nominativo IH870 decolla dall'aeroporto di Bologna alle ore 20.08, con due ore di ritardo, diretto a Palermo e si svolge regolarmente nei tempi e sulla rotta previsti fino all'ultimo contatto radio tra velivolo e controllore procedurale di Roma Controllo, che avviene alle 20:58. Alle 21.04, chiamato per l'autorizzazione di inizio discesa su Palermo, il volo IH870 non risponde. L'operatore di Roma reitera invano le chiamate; lo fa chiamare, sempre senza ottenere risposta, anche dal volo KM153 dell'Air Malta, che segue sulla stessa rotta, dal radar militare di Marsala e dalla torre di controllo di Palermo. Passa senza notizie anche l'orario di arrivo a destinazione, previsto per le 21.13. Alle 21.25 il comando del Soccorso Aereo di Martina Franca assume la direzione delle operazioni di ricerca, allerta il 15° Stormo a Ciampino, sede degli elicotteri HH-3F del Soccorso Aereo. Alle 21.55 decolla il primo HH-3F e inizia a perlustrare l'area presunta dell'incidente. Numerosi elicotteri, aerei e navi partecipano durante la notte alle ricerche nella zona. Solo alle prime luci dell'alba vengono individuati da un elicottero, al largo di Ustica, detriti in affioramento e poco dopo, nei pressi, un Breguet 1150 Atlantique dell'Aeronautica avvista una chiazza di kerosene, mentre verso le 8 cominciano ad affiorare cose, cuscini, sedili, salvagenti. Infine , verso le 9 , affiorano i cadaveri. È la tragica conferma che il velivolo è precipitato in quella zona del Tirreno, dove la profondità supera i tremila metri. Le vittime del disastro sono ottantuno, di cui tredici bambini, ma si ritrovano e recuperano i corpi di sole trentotto persone. Dalle autopsie emerge che le persone sono morte per gravissime lesioni polmonari da decompressione e presentano anche lesioni traumatiche. E' la prova che sono morte quando il velivolo si è aperto a 9000 metri di quota. Al caso Ustica la Magistratura ha dedicato una massa tale di risorse che non trova riscontro in nessun altro caso della storia giudiziaria italiana: venti anni di indagini, migliaia di cartelle di atti per oltre due milioni di pagine e quasi trecento udienze processuali hanno consegnato alla storia una verità giudiziaria controversa e criticata. Restano oscure le cause del disastro come le eventuali responsabilità.
ll 10 gennaio 2007 la prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Torquato Gemelli,conferma la sentenza pronunciata nel dicembre del 2005 dalla corte d'Assise d'appello di Roma, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dalla Procura Generale di Roma e rigettando quello dell'Avvocatura generale dello Stato, che rappresentava la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Difesa, costituitisi parte civile.
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Ustica
http://www.nove.firenze.it/ustica/
http://www.misteriditalia.com/ustica/
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=197
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