Nick: MILLWALL^ Oggetto: CHE L'EUROPA FACCIA L'EUROPA Data: 13/5/2004 2.43.22 Visite: 120
Basta andare dietro il carro degli americani. Da quando si è data un'accelerazione al processo di integrazione europea, simbolicamente rappresentato dall'adozione della moneta unica (e per simbolico intendo insieme un fatto sostanziale e comunicativo), gli Stati Uniti hanno riscoperto il militarismo come unica arma utile al mantenimento della loro egemonia sul pianeta. La logica è semplice, gli USA ricorrono all'esercizio della forza perchè consapevoli che il primato su questo terreno permette loro di assicurarsi il controllo delle fonti energetiche e delle posizioni strategicamente dominanti. Imporre continue prove di forza non solo ai paesi aggrediti, ma sul piano della "lealtà politica" agli stessi paesi alleati, è diventata ormai la pratica abituale dei governi a stelle e strisce. C'è una guerra sottile che si combatte ogni giorno fra le imprese statunitensi e quelle europee, una guerra di dazi, di barriere protezionistiche, di sanzioni economiche. La nascita e la crescita di un'area di mercato, con una moneta unica, una propria costituzione e un apparato legislativo tendenzialmente unitario, rappresentano senza dubbio un pericolo per l'economia USA. Non a caso le due nazioni economicamente più forti e col maggior peso politico dell'area dell'Euro sono fuori dalla guerra in Iraq. Certo c'è una contigenza relativa ai contratti petroliferi che Francia e Germania avevano col regime di Saddam, ma questa contingenza non rivela proprio quegli interessi aggrediti dagli USA? Vi sembra più credibile che l'Iraq sia stato invaso per imporre la democrazia, per cercare fantomatiche armi di distruzione di massa che nessuno ha poi trovato, o più semplicemente perchè le multinazionali yankee sostituissero le imprese francesi e tedesche nello sfruttamento delle risorse petrolifere? In questo quadro è lecito chiedersi l'Italia con chi vuole stare? Secondo me si, la politica dell'ultima ruota del carro statunitense paga? Oppure al nostro paese converebbe alimentare il processo di costituzione europeo e occupare il degno posto che compete a una nazione come l'Italia, uno dei più autorevoli stati dell'Unione Europea? La situazione storica che abbiamo ereditato è figlia della dissoluzione del blocco del socialismo reale (impropriamente chiamato blocco comunista). Un sistema bipolare che come tutti i sistemi in cui non c'è un avversario manifestamente più forte aveva un suo stato di equilibrio. La scomparsa di uno dei due antagonisti ha fatto si che gli USA divenissero veri e propri padroni del pianeta, questo comporta un'evidente arroganza (anche verso gli alleati) della loro politica estera, che è pericolosa per l'intero equilibrio mondiale. Io dico che solo la nascita di un'Europa forte, capace di bilanciare il peso americano, sul piano politico quanto sul piano militare, un'Europa democratica, dove il capitalismo ultraliberista che tanti danni ha prodotto negli stessi Stati Uniti non trovi cittadinanza. Un'Europa dei popoli, delle lotte per i diritti e la democrazia. Un'Europa capace di imporre la via della pace, della trattativa, dello sviluppo della propria economia. Per questo dico: cessate il fuoco in Iraq; dispiegamento di un contingente di pace sotto il comando delle Nazioni Unite (qualcuno si ricorda ancora che esiste l'ONU?), per evitare che il modo barbaro (sul serio) col quale gli americani e i loro fidi ambasciatori europei inglesi hanno occupato l'Iraq, necessita per forza di cose di una presenza internazionale per evitare la guerra civile. Rafforzare e unificare la posizione europea, perchè sotto sotto questa guerra gli americani la stanno facendo a noi. non rileggo, testo originale. |