Nick: Remedios* Oggetto: un mondo a parte Data: 13/5/2004 10.38.8 Visite: 118
La prima volta l'ho visto a 15 anni, poi l'ho rivisto proprio qualche sera fa (e di anni ne sono passati un pò) ed è sempre una forte emozione. UN MONDO A PARTE(titolo originale : A Word a Part)
VINCITORE DI TRE PALME D'ORO AL FESTIVAL DI CANNES 1988 Regia: Chris Menges Genere: Drammatico Tipologia: Razzismo e antirazzismo Soggetto: Shawn Slovo Sceneggiatura: Shawn Slovo Fotografia: Peter Biziou Musiche: Hans Zimmer Montaggio: Nicolas Gaster Interpreti: Carolyn Clayton Cragg (Miriam Roth), Merav Gruer (Jude Roth), Barbara Hershey (Diana Roth), Jeroen Krabbe (Gus Roth), Albee Lesotho (Solomon), Jodhy May (Molly Roth), Linda Mvusi (Elsie) Produzione: Working Title Production Distribuzione: Bim Origine: Gran Bretagna Anno: 1988 Durata:101' Trama: Nel 1963 a Johannesburg, in Sudafrica, la tredicenne Molly Roth, figlia di due giornalisti bianchi molto attivi nella lotta contro l'apartheid, saluta addolorata una notte suo padre Gus, costretto a fuggire improvvisamente. Molly, rimasta con la madre Diana, con la nonna e con le due sorelline minori, Jude e Miriam, si accorge presto che nella elegante scuola, che frequenta, molte compagne la disprezzano come figlia di "traditori" e l'amica più cara la evita, specialmente quando Diana viene incarcerata per 3 mesi senza processo, e, rilasciata, è subito rinchiusa per altri 3 mesi. Le bambine sono rimaste sole con la nonna materna: specialmente Molly sentendo dolorosamente la mancanza dei genitori si affeziona ad Elsie, la giovane domestica nera, sorella di Solomon, uno degli irriducibili capi del movimento per l'uguaglianza nel Sudafrica. Frattanto Diana, che ha sempre resistito fieramente ai suoi carcerieri, in un momento di disperazione, temendo di poter denunciare qualche amico, tenta il suicidio. I suoi persecutori riescono a salvarla e debbono rilasciarla, perché contro di lei non ci sono prove decisive. Diana torna perciò a casa, ma è agli arresti domiciliari e in cattive condizioni di salute. Scoperto per caso il tentativo di suicidio della madre, Molly glielo rimprovera aspramente, rinfacciandole di non averle mai spiegato la propria attività e di aver trascurato lei e le sorelline per dedicarsi alla lotta politica. Giunge intanto la notizia della morte di Salomon, ucciso in carcere sotto tortura. Molly accompagna la madre al solenne funerale dell'amico, in mezzo alla folla di negri, che inneggiano violentemente alla lotta contro l'apartheid, e si sente finalmente completamente unita alla mamma, sia nella commozione e nel dolore, che nel bisogno di combattere con tutte le forze contro la drammatica situazione, che lacera il suo paese. |