Nick: TIFOSOTT8 Oggetto: Napoli: io la penso così Data: 21/6/2007 16.56.20 Visite: 211
Il problema vero di Napoli è che non c'è stato davvero un processo di modernizzazione. Fra i vari aspetti che emergono nel passaggio dal medio-evo all'età moderna c'è il passaggio dal privilegio feudale per diritto divino al potere dell'imprenditoria. Anche la borghesia, lo dice Marx e io sono d'accordo, ha svolto un ruolo modernizzatore rispetto ai vecchi parrucconi delle classi aristocratiche. A Napoli questo non è avvenuto, l'aristocrazia si è fusa con la borghesia parassitaria di matrice unitaria e il popolo, senza industrializzazione completa, è rimasto plebe. Cuozzi e chiattili sono, in fondo, sue facce della stessa medaglia: il segno di una città dove la rivoluzione della modernità non si è mai realmente compiuta. Siamo l'unica grande città senza un giornale di rilievo nazionale, non abbiamo un network televisivo, il nostro tessuto imprenditoriale è debole, parassitario e si regge soprattutto sul denaro pubblico, leggiamo poco rispetto ad altre zone d'Italia, il diritto non si è mai davvero sostituito al favore. Potrei citare altri mille esempi ma giù così credo si colga il senso delle mie parole. Siamo rimasti 200 anni indietro, questo è più grave dei jeans richmond e dei chiattilli del Vomero che propongono la chiusura della metro per evitare che da Scampìa si vada a trascorrere il sabato sulla loro collinetta. |