Nick: mir Oggetto: . Data: 24/6/2007 22.59.22 Visite: 176
Eravamo io, Pachi e Totti. Il soprannome io non ce l'avevo perchè il mio nome è breve. Quindi tutti mi chiamavano col mio nome e a me sembrava che fosse un po' meno figo che agli altri. Pachi, Totti e io stavamo sempre sui motorini perchè d'estate fa caldo a star fermi in un posto, mentre è bello andare in giro e sentire la maglietta che ti sbatte sulla pancia. Totti era il più bello di noi. Cioè io sapevo che lo era perchè le ragazze guardavano sempre lui con la luce negli occhi mentre a me e a Pachi ci parlavano come fratelli. Una volta avrei voluto vedere la luce negli occhi di una ragazza che mi parlava. Potevo stare tutto il giorno con la faccia al sole e scottarmi per essere abbronzato e bello ma la sera le ragazze avevano la luce negli occhi solo per Totti. A Pachi non fregava perchè diceva che lui faceva da solo e le ragazze non gl'importavano. Anche io facevo da solo ma le ragazze m'importavano. Poi una notte il padre di Pachi morì. Totti ed io lo andammo a trovare a casa. Faceva molto caldo e le magliette si attaccavano alla pancia. La stanza col padre steso stava in fondo alla casa. Erano tutti vestiti e tutti sudavano. Tranne il padre. Pachi non piangeva e guardava fuori dalla finestra. Totti cercò di dirgli qualcosa ma Pachi non sentiva. Forse stava facendo da solo anche quella volta. Per molto tempo Pachi non lo vedemmo. Una sera però forse lo vedemmo con altri ragazzi. Quelli che diventavano felici se si pungevano le braccia o dietro le orecchie o sui piedi. Forse vidi anche Pachi felice, per la prima volta, ed un po' fui felice anche io. Poi, una bellissima sera, una ragazza iniziò a guardarmi con quella luce. Io non ci credevo ma ero proprio io che guardava. E quell'estate fu l'estate più bella della mia vita. Fino al giorno quando trovarono Pachi senza più vita in corpo. Aveva la faccia come stanca dopo una corsa. Aveva fatto da solo anche quella volta. http://www.sergiogandrus.it |