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Uno dei più gravi danni del caldo, (oltre ovviamente il caldo stesso), è che non si riesce a parlare per più di cinque minuti con qualcuno senza finire, poi, sull 'argomento tempo.
Caio: Ma il Napoli chi ha acquistato?
Tizio: Non lo so....ma senti che caldo?!
Caio: Sì, terribile e domani dicono che aumenterà!
Tizio: Davvero!? Mamma mia! Senti, ma domani sera che fai?
Caio: Non ho ancora deciso. Forse vado a farmi una pizza. Sì, però, fa troppo caldo mi sto squagliando!
Tizio: Sai, dicono che verso il 2050, circa, il sud d’Italia avrà temperature quasi da deserto del Sahara!
Caio: Colpa di sto buco dell'ozono!
Tizio: E non ti dimenticare l'effetto serra
Caio: E chi se lo dimentica!
Ah che dialoghi "caldi" , quasi bollenti. Anche le nostre parole andrebbero messe nel freezer, non solo i gelati.
E quest’anno anch'io, che di solito odio parlare del tempo, purtroppo non sono affatto immune a questa deriva, ineluttabile, di ogni discorso.
Insomma caldo vai via!
Per favore!
Altrimenti non potrò più parlare di Kant ed Hegel con i miei vicini di casa.
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