Nick: Aragorn84 Oggetto: DUE MALATI Data: 14/5/2004 1.59.11 Visite: 118
INDUBBIAMENTE due persone malate Insize e Mushroom non c'è che dire, persone bacate e malate che esprimono solo violenza, gente che abbonda a sinistra, gente vigliacca che minaccia, ma che non fa paura a nessuno. Gente tipica con cui mi è capitato di imbattermi sfortunatamente più di una volta. ESALTATI soltanto. Fanno i guappetti in massa oppure cercano guai e di giorno e di notte. Gente pericolosa, ma che però non desta preoccupazioni. Per fortuna è la minoranza isolata. Un giorno si beccheranno un bel paliatone in diretta e la finiranno di fare i cretinotti.Se continuano così, tal giorno giungerà presto(ma non glielo auguro ugualmente) Io non posso che sorridere alla loro vista,gli ho teso una mano e l'hanno rifiutata, gli ho chiesto "PERCHè FATE GLI ESALTATI E MINACCIATE, se faceste così anche nella realtà (e non solo su un forum) o abbuschereste tutti i giorni o sareste al limite più calmi?" HANNO RISPOSTO SUONANDO IL CORNO DELLA RESISTENZA in modo volgare e nausebaondo. Sinceramente a me fanno un baffo, peggio per loro: ZECCHE SONO, ZECCHE RIMARRANNO.Il problema non è certamento mio . Concludo invitando TUTTI VOI A LEGGERE QUESTO SCRITTO e a dirmi se si tratta o meno di un pensiero di una persona malata di mente. Certamente una persona così normale non è: di Mushroom Ma comprendere la violenza non è giustificarla. Infatti, se la violenza è giusta quando serve una causa giusta, non diventerà allora il diritto e il dovere di ogni uomo, di ogni gruppo, di ogni popolo e nazione? E si è mai incontrato nel corso dei secoli, si è mai visto al mondo un uomo, un gruppo, un popolo, una nazione che non pretenda ad alta voce che la sua causa è giusta? E se noi aderiamo oggi al discorso che approva la violenza per difendere la buona causa, come potremo opporci domani a quello che approverà la violenza per la cattiva causa? Basterà discutere della causa e non della violenza? Probabilmente no, non basterà. Se la violenza è legittimata come un diritto dell’uomo, ciascuno potrà prendere a pretesto questo diritto per ricorrervi ogni volta che lo stimerà imposto dalla difesa dei suoi interessi. In realtà l’ideologia della violenza permette a ciascuno di giustificare la propria violenza. La storia si trova allora risucchiata in una spirale di violenze senza fine. Si crea una reazione a catena di violenze degli uni e degli altri, tutte legittimate, le une come le altre, una catena che nessuno potrà più interrompere. La violenza diventa fatalità. La nonviolenza intende spezzare questa fatalità. La violenza proletaria vuol essere un linguaggio ed essa esprime anzitutto una sofferenza; essa è allora un "segnale d’allarme" che deve essere decifrato come tale dagli altri membri della società. FINISCO DICENDO FASCISTI AL ROGO Nick: insize Oggetto: re:non tollero Fn, ma... Data: 13/5/2004 22.52.4 Visite: 17 "..MA I COMPAGNI SONO TANTI TI VERRANNO A CERCARE..IN MASSA, DI GIORNO, PER FARTELA PAGARE!.." ORA MI CHIEDO COME SI FA A PARLARE DI VIOLENZA COME DIRITTO DELL'UOMO? SINCERAMENTE A SIFFATTI INDIVIDUI AUTORI DELLO SCRITTO NON LI DEFINIREI MANCO UOMINI...ma è mio parere. Buona notte |