I cittadini maltesi avranno il privilegio di provare, per primi, il servizio WiMax di Vodafone. Un piccolo assaggio della telefonia e della vita tecnologica che, almeno stando alle cronache, verrà: quella che permetterà di ridurre i costi per il traffico dati e voce e di essere sempre e ovunque connessi alla rete. L'operatore britannico infatti ha annunciato che la prima offerta commerciale è stata inaugurata nell'ex colonia del Regno Unito in collaborazione con la statunitense Airspan Networks, che fornisce l'hardware. L'assaggio tuttavia sarà piccolo perché le potenzialità del protocollo di trasmissione radio non verranno sfruttate completamente.
Inizialmente il servizio permetterà solo connessioni stanziali, ma il protocollo può essere aggiornato senza particolari investimenti alla versione in piena mobilità (la 802.16e-2005).
Anche la velocità di connessione non è ancora da standard Ieee, e il download sopporterà solo 1Mbps, non molto a ben vedere: meno delle reti 3,5G (high-speed download packet access) - che lo stesso operatore ha aggiornato recentemente sull'isola - e anche dell'Umts. Come primo assaggio però i maltesi dovranno accontentarsi e provare i servizi convergenti che Vodafone offre, banda larga, telefonia fissa e mobile. Una anteprima di quello che potrebbe essere la banda larga wireless anche in Italia, visto che la frequenza è quella a 3,5GHz liberata recentemente dal ministero della difesa per l'assegnazione delle frequenze, prevista per questa estate.
La scelta dell'ex colonia britannica per testare le novità tecnologiche non è insolita: considerate le dimensioni (limitate) e la topografia dell'arcipelago, con aree rurali in tutta l'isola eccezion fatta per la capitale Valletta, densamente popolata. Nessuna notizia riguardo i costi per l'utente del servizio WiMax, ma difficilmente gli operatori che hanno tanto investito sulle frequenze per il Gsm/Gprs prima, e per l'Umts/Hsdpa poi, favoriranno con tariffe aggressive lo sviluppo su ampia scala di tecnologie alternative. Se poi Vodafone si baserà su questa prima offerta per decidere di estendere il servizio anche ad altri mercati, le cose potrebbero mettersi decisamente male per il Wimax: si prospetterebbe uno scenario in cui l'802.16 potrebbe venire considerato già superato dall'Hsdpa e accantonato come tecnologia obsoleta.
L'Ieee indica il raggio d'azione del WiMax pari a qualche decina di chilometri (a seconda della configurazione del territorio) per una velocità superiore ai 50Mbps, e il tutto in piena mobilità. La tecnologia è stata infatti testata anche sul velocissimo Tgv francese con risultati soddisfacenti, e presto verrà provato anche sull'ultimo modello di treno superveloce prodotto dalla Sncf. Se così andranno le cose, del WiMax si parlerà esclusivamente come di una tecnologia per portare accesso a banda larga nelle aree rurali e abbattere il digital divide: non poco, ma non certamente tutto quello che ci si attendeva.