Nick: dalila 71 Oggetto: Appello di un padre! Data: 1/7/2007 9.57.5 Visite: 208
E' un appello di un padre, mi è stato chiesto espressamente di duvulgare il suo messaggio, nn so a quanto può servire, ma incollo qui sotto il tutto. Scusa se mi permetto di rubarti un pò del tuo spazio lanciando questo mio appello, mai avrei pensato di poter arrivare a questa assurdità, ma la disperazione può farti fare qualsiasi cosa, anche questa. Una parola di conforto un consiglio, nello stato in cui mi trovo, non può essermi altro che di aiuto, spero tanto non ti dia fastidio e se hai un pò di pazienza, ti prego di leggerlo, cerco solo in qualche modo di fare rispettare i diritti dei minori, e divulgare in ogni spazio che mi capita, la mia drammatica situazione, essendo questa purtroppo l’unica arma che mi rimane per poter divulgare in modo globale, questo disumana ingiustizia. Voglio solamente sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto la magistratura, che ormai è sempre più assente, a farsi carico delle proprie responsabilità, il mio è solo un caso su migliaia, padri che vengono emarginati e bistrattati dalle istituzioni, che nella maggioranza dei casi, per facilitare un’eventuale conclusione della vicenda, cercano di far arrendere uno dei coniugi, in questo caso è sempre Il padre che è costretto a gettare la spugna, ed è proprio quello che sta succedendo anche a me, dopo 5 anni di dure lotte, tra avvocati, assistenti sociali, psicologi e cause varie, non sono riuscito a risolvere niente di tutto questo, essendo arrivato anch’io come tanti all’estremo delle forze, fisiche, mentali, ed soprattutto economiche. Ti prego e te lo chiedo con il cuore di leggere anche soltanto qualche rigo. Bernalda - Appello disperato di un papà: «Fatemi rivedere la mia bambina» È un'attesa che sembra protrarsi all'infinito, sono un papà che non vede da più di 8 mesi la mia bambina di sette anni, questa mia non voluta assenza era già avvenuta in passato, precisamente nel luglio 2004 fino a Luglio 2005. Lo stabile dove risiedevo costruito esclusivamente da me, con i miei sacrifici di una vita, è così composto: al piano terra abitano i miei ex suoceri, al 1° piano la mia ex moglie, al 2° piano l’ex cognato, è proprio questa l’assurdità, pur abitando nello stesso palazzo non sono riuscito a vedere mia figlia per 1 anno intero. Non è bastata la forza pubblica e nemmeno l'intervento degli assistenti sociali, per non parlare del parroco del paese che, l’unica parola di conforto che mi ha saputo dire è stata "Purtroppo non posso fare niente, perchè contro il male non ci sono rimedi" questo è tutto quello che mi sono sentito dire di conforto da un rappresentante della chiesa di DIO. La situazione tra me e la mia ex moglie giorno dopo giorno si è fatta sempre più intricata, coinvolgendo anche la scuola, i medici, le rispettive famiglie oltre al tribunale dei minori. «Non so più a che santo rivolgermi sono sconsolato, mia figlia è sottoposta a subire una serie di plagi, causati in primis dalla madre, e poi da tutta la famiglia materna, che non le consentono di riallacciare alcuna relazione affettiva con me. Questo mi preoccupa ancora maggiormente. Ho tutti i diritti di sapere e di poter intervenire per il suo bene». I regali di Natale che mi aveva chiesto mia figlia con la letterina scritta di suo pugno, sono ancora incartati, come tutti i vestiti che le ho comprato, il tempo per me si è fermato al 4 dicembre. Da allora una sensazione di tristezza aleggia tra le vecchie mura della casa della mia anziana madre, dove ora risiedo, un'antica dimora ubicata nel centro storico di un piccolo paese del Salernitano, ( Penta di Fisciano ) dopo essere stato letteralmente minacciato, denunciato e calunniato da tutta la famiglia della mia ex moglie, alla fine ho preferito per salvaguardare la salute psichica della bambina, che era costretta a vedere scene e minacce orribili rivoltemi, di lasciare il lavoro e la piccola casa, assegnatami dal giudice. È ora, lancio l'ennesimo appello alla madre: «Chiedo solamente e concludo che si rispetti la decisione del tribunale dei minori di Potenza e che le determinazioni dei giudici vengano accettate con serenità e con distensione. I figli hanno bisogno di entrambi i genitori e i genitori hanno l'obbligo morale, giuridico, civile e non soltanto affettivo di comportarsi nell'interesse esclusivo dei figli, soprattutto quando c'è di mezzo la disgregazione del nucleo familiare». La mia separazione è avvenuta in modo consensuale all’inizio del 2003, trasformandosi in giudiziale poco dopo, ma, affermo, «bisogna voltare pagina e ognuno si prenda le proprie responsabilità e chiudere con i conflitti personali e ricreare per il bene della bambina un clima collaborativo e protetto al fine di ripristinare una corretta relazione educativa». ti sarei grato se potessi divulgare questo mio msg ai tuoi amici, basta anche 1, non sai che aiuto mi potresti dare. Grazie ancora Matteo. M. La mia rincresciosa e umiliante vicenda a veramente dell’inverosimile, sarei felice di raccontarti una parte della mia storia, ma so che potrei essere noioso, non capisco perché ho deciso di inviare questi msg, all’inizio è stato solo uno sfogo, un piccolo segno di protesta, oggi stò riscontrando un notevole interesse dell’opinione pubblica, ed è proprio quello che mi sono prefisso, non so dove arriverò, posso solo dire che sono appena 3 giorni che ho divulgato questo msg di dolore e di ingiustizia, e già ci sono decine e decine di persone, che vogliono essere messi al corrente, molti mi sono vicini, dandomi un sostegno soprattutto morale, credo che questa sfida alla fine, forse tra anni, la vincerò, soprattutto per dare un senso a questa mia vita. Devo vincerla questa sfida, anch’io ho bisogno di trasmettere un pò di amore a mia figlia, anche se ormai sto perdendo tutta la sua adolescenza spero che il tempo mi dia ragione. Vorrei tanto poter raccontarti la mia storia, sarei molto felice di poter avere un tuo punto di vista, un tuo suggerimento Ma soprattutto sarei felice di gridare il mio dolore a tutti. Spero che questa mia storia potrà servire a qualcosa, forse a niente, ma sicuramente potrà far riflettere qualcuno a non commettere gli stessi errori o a subire gli stessi abusi quelli che ho subito io, pur di avere la possibilità di fare il padre. Il compito che mi sono preposto potrebbe essere banale, ma e quello di entrare nel cuore delle donne, le madri di domani, a non commettere gli stessi errori della maggior parte delle mamme di oggi, che strumentalizzano i propri figli, pur di arrivare ai propri subdoli scopi. Questo e chiedere soltanto giustizia e uguaglianza. Se mi vuoi dare qualsiasi consiglio per cercare di risolvere questo mio drammatico problema ti prego mandami un email mattel62@yahoo.it purtroppo contro la mia volontà non riesco più a rispondere alle centinaia di email che arrivano. Ho capito con questa mia esperienza che esistono ancora tante persone buone e sensibili, che ti possono aiutare standoti vicino anche essendo distanti km e km. non ho mai frequentato le chat, ma devo dire che l'esperienza che sto facendo, nel portare avanti il mio dolore è meravigliosa. Grazie grazie di cuore a tutti, che anche soltanto con qualche parola, siete riusciti a ridarmi il senso della vita, che ormai avevo perso da tempo. Mi avete ridato la forza di combattere, contro qualcosa che era diventato un macigno troppo pesante per me, vi sarò sempre riconoscente. Matteo
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