Nick: *:.aLaTa.:* Oggetto: i pianoforti di lubecca Data: 5/7/2007 1.32.57 Visite: 125
Una notte sul canale di Lubecca in una vecchia fabbrica di polvere da sparo lì giacciono nella polvere accatastati i vecchi pianoforti dalla guerra abbandonati, cani senza più padroni sull'attenti come vecchi magiordomi, e in quelle casse sorde e impolverate giace lì il silenzio di milioni di canzoni Ma una sera come in un incanto un vecchio Duysen disse al piano suo di fianco i piedi ad altri piedi più torniti avvicinò e a mezzavoce dolcemente sussurrò "Signora Blutner non stia a pensare quello che è stato non tornerà se ci hanno dati tutti all'incanto ora all'incanto ceda il suo cuor.. se le caviglie sono allentate e quei notturni non suona più sfiori i miei tasti prenda i miei baci ed all'incanto ceda il suo cuor.." Se le cordiere si sono allentate e il tempo non mantiene più una nota insieme scordiamoci anche noi di quel che è stato scordiamoci d'un colpo del passato ci suoni mister Kaps una "berceousa" sul fortepiano a rulli il principe Steinway gli inglesi a baionetta! cinguetti la spinetta! la balalaika russa dell'ussaro Petrov! "Se le caviglie sono allentate e quei notturni non suona più sfiori i miei tasti prenda quei baci che mi fan sognar Signora Blutner ma che le pare Quello che è stato non tornerà se ci hanno dati tutti all'incanto ora all'incanto ceda il suo cuor.." ed all'incanto cedo il mio cuor Vinicio Capossela-i pianoforti di lubecca * notte scemo
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