Nick: Nieth Oggetto: INGANNO GLOBALE - debunking Data: 5/7/2007 21.17.18 Visite: 153
AVVERTENZA: chi risponde senza leggere, 'a mamma fa 'e finte 'e maradona
visto che l'argomento sembra molto interessante, e molti sembrano aver abboccato senza farsi domande alle teorie di mazzucco, vi propongo il debunking (non mio) del suo film. "inganno globale", in un'ora e mezza di film, presenta ben 87 inesattezze, errori o stronzate clamorose. in pratica, una al minuto.
il debunking è molto lungo, vi posto i primi due punti. se vi interessa, i successivi due al prossimo thread.
1. Tagliacarte La prima frase ingannevole appare pochi secondi (20 circa) dopo l'inizio del film, quando il narratore dice: “La mattina dell'11 settembre 2001... 19 terroristi, armati di tagliacarte, dirottano quattro aerei commerciali....”
Il regista parla di “tagliacarte”. Ma le cose stanno davvero così?
 Il Rapporto della Commissione di inchiesta, a pagina 8, dice: “A differenza degli altri voli, un passeggero del volo 77 ha riportato che i dirottatori erano armati di “box-cutter” (che è improprio tradurre “tagliacarte”, ma più correttamente è un taglierino, di quelli con una affilatissima lama d'acciaio, come nella foto a destra). A pagina 9, lo stesso rapporto dice, sempre in relazione al volo 77: “Barbara Olson chiamò suo marito... spiegò che... i terroristi avevano coltelli e box-cutter”. Questi sono i soli due accenni ai “box-cutter” nel Rapporto, ed entrambi si riferiscono al volo 77. Infatti il Rapporto, a pagina 7, dice che i dirottatori del volo UA175 usarono coltelli, “mace” (spray irritante al peperoncino) e la minaccia di una bomba, e cita le affermazioni di almeno due passeggeri e di un assistente di volo. A pagina 8 il Rapporto dice che un passeggero del volo 77 ha riferito che i dirottatori erano armati di coltelli. A pagina 13 il Rapporto dice che almeno 10 passeggeri e 2 assistenti di volo sono riusciti a fare telefonate dal volo 93 e hanno affermato che i dirottatori erano armati di coltelli e affermavano di avere una bomba. La nota 82 di pagina 457 del Rapporto spiega che tra le macerie del volo UA93 sono stati rinvenuti ben 14 coltelli o pezzi di coltello. La nota 25 di pagina 453 parla di coltelli a bordo del volo 11, sulla base di quanto dichiarato dalle due assistenti di volo, ed a pagina 5 il Rapporto spiega che i dirottatori del volo 11 utilizzarono spray irritanti e la minaccia di una bomba.
Abbiamo quindi coltelli, spray irritanti, minaccia di bomba... e solo per un singolo volo, il 77, si parla anche di “box-cutter”.
Stranamente il regista ignora tutto questo, e parla solo di “tagliacarte”. Potremmo concedere che si tratti di un'approssimazione, una svista....? No, non possiamo farlo. Per tre motivi:
Inganno Globale è giunto alla terza revisione e pertanto ci sono state le possibilità di eliminare un errore o una svista.
Il regista ha più volte affermato di aver svolto approfondite ricerche sull'argomento. Ad esempio, lo ribadisce in questa intervista: ItalyRadio . Pertanto, come fa un ricercatore a sbagliare così clamorosamente?
Il regista vive negli Stati Uniti ( Macroedizioni ), quindi l'inglese lo conosce bene, e certamente conosce il significato e la differenza di termini semplici come “knives” (coltelli) e “box-cutter”(taglierini).
A questo punto potremmo pensare che il regista, nelle sue “approfondite ricerche”, abbia reperito fonti attendibili che gli permettono di parlare di “tagliacarte” anziché di “taglierini” e “coltelli” e “bombe” e “spray irritanti”... ma questo è impossibile, perché non esistono fonti che possano spiegare e descrivere cosa è successo a bordo di quegli aerei, se non le parole dei passeggeri e degli assistenti di volo che sono riusciti a utilizzare i telefoni di bordo.
E quindi, che altre fonti può mai aver trovato il regista di Inganno Globale?
Se avesse davvero fatto una ricerca, avrebbe certamente scoperto che passeggeri e assistenti di volo hanno sempre parlato di coltelli, mai di tagliacarte. Ad esempio i ricercatori del sito Killtown (che pure è un sito a tendenza complottista) hanno raccolto tutte le dichiarazioni e registrazioni disponibili in merito alle telefonate da bordo degli aerei, e ne hanno anche indicato con precisione le fonti, in questo dettagliato lavoro: Phone Calls nel quale chiunque può verificare quanto abbiamo appena affermato.
E'chiaro quindi che il termine usato dal regista (“tagliacarte”) e l'esclusione di ogni accenno a coltelli, spray irritanti e minacce di bomba, non sono una scelta casuale: è invece una precisa tecnica per predisporre lo spettatore a dubitare della versione ufficiale, ingannandolo a monte sul contenuto della versione ufficiale stessa.
La tecnica è subdola e sofisticata, perchè uno spettatore, da un film del genere, si aspetta un meccanismo del tipo: ma non si aspetta che il film menta sulla versione ufficiale stessa.
Chiediamo venia per esserci così dilungati su questo primo singolo dettaglio, ma vedremo assieme come il regista abbia applicato questa tecnica di inganno più volte nel corso del filmato.
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2. "Abbattuto dai passeggeri"
Non bisogna aspettare molto: bastano meno di 30 secondi, ed ecco che al minuto 0 e secondi 48, il regista, continuando la sua ricostruzione dei fatti secondo la (presunta) versione ufficiale, spiega che i primi due aerei sono stati fatti schiantare contro le Twin Towers, il terzo contro il Pentagono e il quarto “viene abbattuto dai passeggeri in rivolta... nei cieli della Pennsylvania”.
Come sarebbe, “abbattuto dai passeggeri?”. Il volo United 93 è stato fatto schiantare dai terroristi, per evitare che i passeggeri in rivolta ne riprendessero il controllo. Questo ormai lo sanno tutti, e quindi perchè il regista fa un errore così madornale? Pensateci un attimo. Il regista non ha alcuna convenienza a dire che l'aereo è stato “abbattuto” dai passeggeri anziché dai dirottatori: una cosa o l'altra non incide sugli scopi che si è prefissato e la stragrande maggioranza degli spettatori conosce bene la storia ufficiale del volo United 93, oggetto persino di un film. Il regista dà per scontato che lo spettatore non si soffermerà sull'imprecisione, ma il suo scopo è comunque raggiunto, ed è quello di introdurre il termine “abbattuto”. Da quando in qua dirottatori o passeggeri “abbattono” un aereo? Semmai si dice: “fanno schiantare”. Il termine “abbattere”, invece, richiama mentalmente l'azione militare di un caccia, o di un missile antiaereo, specialmente se esso è seguito da “nei cieli della Pennsylvania”. “Abbattere in cielo” ha un significato ben diverso da “schiantare al suolo”, vi pare? Ecco quindi che lo spettatore viene predisposto ad “incapsulare” nei suoi processi mentali anche questo secondo concetto (il primo è stato quello dei tagliacarte): “l'abbattimento”. Sono passati meno di 50 secondi dai titoli di apertura e già il regista ha trasmesso due messaggi precisi quanto apparentemente casuali, così apparentemente casuali che se qualcuno gli facesse notare la cosa, tosto potrebbe rispondere: “Ma vuol criticare il mio film appellandosi a qualche imprecisione linguistica? Questo è arrampicarsi sugli specchi !”. Andiamo oltre. cos'è il genio? è fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.. beh.. non sono bello come clooney nè affascinante come sean connery, nemmeno intrigante come johnny depp.. ma so leccare come lessie! |