Nick: Bardamu Oggetto: Pio Pompa( Berluscagate) Data: 6/7/2007 17.3.56 Visite: 215
«Sarò, se Lei vorrà, il Suo uomo fedele e leale... Desidero averLa come riferimento e esempio ponendomi da subito al lavoro». Così scriveva Pio Pompa al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi subito dopo essere entrato al Sismi come consigliere del direttore, il generale Nicolò Pollari. E Pio Pompa si mette subito al lavoro, costruendo un grande archivio al fine di spiare, controllare, acquisire informazioni riservate e all’occorrenza far scattare provvedimenti “traumatici”, allo scopo di “disarticolare” le personalità poco gradite al presidente del consiglio.
Così nell'archivio segreto di Via Nazionale vengono ritrovati centinaia di dossier preparati illegalmente da Pio Pompa (il coordinatore dell'attività illecita) e relativi a numerose personalità della politica e non solo, tra le quali Romano Prodi, Vincenzo Visco ed altre importanti figure del centrosinistra (oltre a numerosi magistrati ritenuti "nemici" del centrodestra").
L'archivio illecito conterrebbe inoltre numerosi dossier su magistrati, materiale per operazioni contro potenziali avversari politici del centro-destra, piani di "occupazione" della pubblica amministrazione e degli organi di sicurezza legati al governo, promemoria sui sequestri degli ostaggi italiani in Iraq, materiale relativo a crisi internazionali in Africa e nell'est Europa.
Alcuni dei protagonisti di questo scandalo sono inoltre coinvolti anche nel caso Abu Omar e nello scandalo Telecom-Sismi.
L'attività illecita ha avuto inizio nell'estate 2001 ed è proseguita fino al 2006.
Dai primi risultati delle indagini, appare che dall'insediamento di Pollari al vertice del Sismi (avvenuto con nomina da parte dell'appena insediato governo di centrodestra guidato da Berlusconi), sia stata inoltre avviata una attività di sistematica sostituzione ("bonifica") degli uomini ritenuti non fidati nella struttura di Palazzo Chigi e di "epurazione" della pubblica amministrazione, con l'inserimento di persone direttamente rispondenti ai nuovi vertici del servizio ed ad esse assolutamente leali.
Nel luglio 2006 la Procura di Milano ha disposto l'esame tecnico dell'archivio.
Dal giugno 2007 Pio Pompa e l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari sono indagati dalla procura di Roma con l'accusa di peculato e possesso abusivo di informazioni riservate. All'attività di Pompa avrebbe collaborato attivamente anche Renato Farina, giornalista del quotidiano Libero.
Il 26 giugno 2007 Pio Pompa è stato sottoposto a perquisizione. Nella sua auto è stata trovata copia informatica dell'enorme mole di dati, articoli e dossier che costituiscono l'archivio.
Nell'interrogatorio del 3 luglio 2007 Pio Pompa , ha dichiarato di aver ottenuto le proprie informazioni da fonti pubbliche (articoli, siti web, ecc.). Secondo fonti investigative, Pompa avrebbe copiato il materiale su DVD poco prima di essere allontanato dal Sismi (il materiale avrebbe dovuto essere nella sola disponibilità della Procura inquirente e dello stesso Sismi).
Pompa è accusato di trattamento illecito di dati personali sensibili, procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato e possesso ingiustificato di documenti e cose atte a fornire notizie concernenti la sicurezza dello Stato.
Il 4 luglio 2007 il Consiglio Superiore della Magistratura è intervenuto accusando il SISMI dell'attività di spionaggio, portando avanti "un'attività estranea ai compiti dei servizi fatta per intimidire e far perdere credibilità" ai magistrati. Il CSM ha accusato il Sismi non solo della raccolta di materiale informativo sui magistrati, ma anche di averne seguito gli spostamenti e di averne spiato la posta elettronica. Lo scopo sarebbe stato quello di intralciare le indagini dei magistrati stessi, sorvegliarli, intimidirli e screditarli, utilizzando anche mezzi di informazione. Secondo il CSM, i membri della Procura di Milano sono stati oggetto di dossieraggio dell'archivio, come anche quelli di Torino, Roma e Palermo. Si parla inoltre di una decina di consiglieri dell'Associazione Nazionale Magistrati, altri 47 giudici italiani e altri 156 giudici di diversi Paesi Europei.
Pompa ha inoltre ammesso durante gli interrogatori che il direttore Pollari era informato in ogni momento del procedere dell'attività di spionaggio sui magistrati..
Credo che tutto questo si possa tranquillamente definire attentato alla Costituzione!
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/cronaca/sismi-mancini-10/dossier-sismi/dossier-sismi.html http://it.wikipedia.org/wiki/Nicol%C3%B2_Pollari http://it.wikipedia.org/wiki/Archivio_segreto_di_Via_Nazionale http://www.beppegrillo.it/
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