Nick: Nieth Oggetto: NAPOLI IS BURNING, e altro Data: 9/7/2007 18.29.31 Visite: 296
non so se avete visto questo video. ok, è banale. il solito post su napoli, sui problemi di napoli, sui soliti luoghi comuni. e va bene, giudizi più che veritieri. solo che a napoli il luogo comune è verità.
ascoltate bene le parole di questa canzone. e vedete se è esagerata. qualcuno si è lamentato, ha inveito contro chi l'ha scritta. a me invece non dispiace. anzi, direi che proprio piace. è offensiva, ma riporta un sacco di verità che noi tutti conosciamo bene. che non tutti i napoletani siano camorristi o criminali è anche questo più che noto, ma è lo stesso evidente che gente come quella descritta della canzone, noi (non solo noi, chiaro) ce l'abbiamo eccome.
se in altre città la gente si è evoluta, a napoli non è stato lo stesso. una volta c'era la plebe. il popolino. quello superstizioso, quello spesso dominato dalla microcriminalità. quello delle zone dove se non ci vai è meglio. provate a leggere cronache del tempo, i paragrafi in cui si parla dei quartieri spagnoli ai tempi dei vicerè. ebbene, cosa è cambiato da allora? che non si sono più i vicerè, ecco tutto. o magari ci sono ancora, ma si chiamano peppe misso, grimaldi, nuvoletta, cutolo e mazzarella.
il popolino, quello, c'è sempre. che vive in un mondo a sè. l'erba cattiva non muore mai. nemmeno la plebaglia. e uso un termine spregiativo appositamente. se in tutte le città d'italia il popolino è sparito, noi siamo orgogliosi di questo ricordo del passato che ancora manteniamo, ad affliggerci anche nel presente. oddio, non è colpa loro, per carità. ma nemmeno si può dire che siano del tutto vittime della società, che il loro comportamento provenga solo dall'ignoranza. equivarrebbe a dar loro degli stupidi, degli idioti.
chiunque sa che ammazzare na persona è sbagliato. anche rubare, spacciare. lo fanno, ok, diciamo che nella loro ottica diviene meno grave. ma sicuramente non diventa giusto. sanno di infrangere la legge.
chiagneno e fottono, come i buoni napoletani che la letteratura spicciola ci ha sempre consegnato.
e non quello che si veste da pulcinella e suona il mandolino, canta e mangia la mozzarella. no, quello per certi versi è simpatico.
il napoletano che chiagne e fotte è quello che vuole lavorare, ma a napoli lavoro non ce n'è. poi vai a vedere, e nel suo quartiere non ce n'è. anzi, nel suo palazzo. lo vorrebbe in casa sua, quel tipo di napoletano, il lavoro. se si deve spostare, non se ne parla. non dico in australia, ma manco a roma. e lo stato, lo stato deve dargli il lavoro. deve pensare a tutto lui. anzi, è meglio se gli dà solo lo stipendio, così può continuare a grattarsi le palle. e non chiamatelo ladro se ruba, ma solo bisognoso.
oppure, lavora in nero. prende il sussidio di disoccupazione, un attimo prima e un attimo dopo di inveire contro lo stato. poi intasca la busta paga rigorosamente in nero. chiagne e fotte, che sta sempre senza soldi. e ha due auto, in estate va in vacanza, i week end rigorosamente fuori. a sessant'anni, guai se non gli dai la pensione. ci deve pensare lo stato. tanto li manteniamo noi. ma mica so' truffatori, sono bisognosi.
piccoli scugnizzi crescono. che una volta rubavano le mele al fruttivendolo. dai, erano anche simpatici. mò ti fanno il filo di banca e ti rubano la macchina dopo averti messo una pistola in bocca. e so' bisognosi pure loro, se lo stato gl'avesse dato lavoro loro avrebbero lavorato.
uhm.. non mi viene altro. abbiate pazienza. semmai torno a delirare dopo.
cos'è il genio? è fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione..
beh.. non sono bello come clooney nè affascinante come sean connery, nemmeno intrigante come johnny depp.. ma so leccare come lessie!