Nick: Buendia Oggetto: silla ferradini Data: 9/7/2007 19.14.46 Visite: 196
pube femminile di vetroresina bianco, ricoperto di una matassa di intricato tondino di ferro nero, dal cui centro si innalza, svettante verso il cielo, un pelo dell’altezza di 10 metri
titolo: grande ricciolo di donna... ti mangerei di baci.
Può darsi che la persuasione televisiva che, invece, qui (a Milano n.d.r.) ha un dominio effettivo, sia così penetrata nel dna delle politiche culturali pubbliche da far scegliere progetti che assomigliano ai rinsecchiti stereotipi sentimentali di veline, grandi fratelli, reality show. E allora si utilizza lo scenario della Triennale di Muzio, simbolo della grande architettura moderna, per "inquadrare" questa scultura, senza ricordare i mosaici di Severini che ancora esistono all’interno, né che, proprio alla Triennale, Lucio Fontana aveva inaugurato le sculture col neon, che poi sono diventate un linguaggio comune a grandi maestri, come Dan Flavin, Bruce Naumann, Mario Merz. La storia dell’arte si crea dando spazio alle invenzioni e non a didascalici commenti erotici che nessuno "mangia" più volentieri”. E’ evidente che la mia opera era semplicemente ironica e nulla voleva avere di offensivo od oltraggioso per chicchessia. Voleva essere un omaggio alla donna, e non il contrario, seppur attraverso una rappresentazione metaforica ed ironica. Era un tributo a quel grembo femminile, che è spinta propulsiva per l’intero Universo”
intervista all'artista, dopo le polemiche all'esposizione dell'opera a milano. a me, francamente, mi disturba di più quella cosa monumentale dell'ago e filo a piazza cadorna.
anche se preferisco la provocazione ludica di bruce nauman. mi sembra più democratica.

e quest'altro?


come rendere straordinario l'ordinario. anche un pelo pubico, se poi è lungo 10metri... 
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