Nick: CapHarlock Oggetto: elezioni truccate Data: 13/7/2007 9.56.16 Visite: 145
ROMA - Quel centinaio di schede sul tavolo nel garage della casa australiana pronte per essere votate in blocco potrebbero non essere un episodio isolato. La sera in cui col suo telefonino Paolo Rajo girò il video-denuncia sulle irregolarità del voto all'estero per le politiche 2006, in campagna elettorale porta a porta per le case di Sydney vide anche altre cose non proprio ortodosse. "Ho girato in un giorno 78 case. Qualcuno arrivò anche a dirmi: ecco la scheda, Paolo, prendila, votala tu direttamente", racconta. Altro che segretezza dell'urna. "Io gli spiegai che non era il caso, che non si poteva votare così, ma ho riscontrato una grande disponibilità, in totale buona fede da parte di tanta gente che con semplicità metteva a disposizione i ballot", spiega ancora a Repubblica.it. Molti non credono al suo filmato. Qualcuno parla di fotocopie e comunque, in assenza delle buste originali e dei certificati elettorali, quelle schede sarebbero comunque risultate nulle. "Quelle che ho visto e filmato a me sembravano perfettamente originali. Avevano il kit completo, con la busta del Consolato e quelle altre interne dove dovevano essere sistemate le schede, comprese le istruzioni per la procedura, in italiano ed inglese". E lei che spiegazione si è dato? "Io penso che quelle schede fossero state radunate su richiesta di un compare, un barone, che diceva loro come votare per fare un favore a qualcuno. Molti ricevevano le schede e magari non sapevano neppure che cosa fossero: tante sono state buttate via, scambiate per pubblicità. A diverse persone sono arrivate in ritardo, non più in tempo utile. Quasi niente ha funzionato in quel sistema di voto, è stato un disastro". Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà. |