Nick: MILLWALL^ Oggetto: PINOCHET E IL GOLPE CILENO Data: 18/5/2004 13.50.7 Visite: 167
fonte http://www.geocities.com/effeemme.geo/Cile/Cile.html Il golpe fascista Allende era solito osservare che il popolo in Cile era sì al governo, ma non aveva potere. Le elezioni per il rinnovo del parlamento del marzo 1973, e ciò che ne seguì, furono la prova che le sue previsioni erano corrette. La coalizione di Unidad Popular guadagnò voti in modo significativo, portandosi al 44% dei suffragi, ma l'esperimento della "via cilena al socialismo" cui tutto il mondo aveva guardato con interesse, stava avviandosi ad un tragico e sanguinoso epilogo. Nel giugno del 1973 venne sventato un tentativo di colpo di stato promosso dal movimento di estrema destra "Patria e Libertà", il mese successivo venne assassinato il consigliere militare di Allende, Arturo Araya. Nelle prime ore dell'undici settembre la marina cilena si impadronì del porto di Valparaiso e arrestò circa 3000 cittadini. Alle 7 la radio annunciava che una giunta militare, sotto la guida del generale Pinochet, aveva sostituito il governo costituzionale. Alle 7,17 Allende, armato di un mitra che gli era stato regalato da Fidel Castro e accompagnato da pochi amici, si preparava eroicamente a difendere la Moneda, il palazzo presidenziale, contro una schiera di carri armati e di cacciabombardieri guidati dal Generale Leigh, Comandante Capo dell'aeronautica militare cilena. Nelle prime ore del pomeriggio Allende e i suoi compagni si suicidarono sperando di placare così "l'ira militare". I loro corpi furono trovati il giorno dopo, altri seguaci del Presidente vennero assassinati subito dopo l'irruzione all'interno del palazzo. L'esperimento cileno di socialismo democratico, sicuramente non produsse l'effetto sperato, ma fu senza dubbio ostacolato duramente dai conservatori che accusarono Allende di aver portato il Cile sull'orlo del collasso, dimenticando la loro controproducente opposizione. Fondamentale per l'insuccesso del Governo socialista in Cile fu inoltre l'inconfutabile boicottaggio economico e politico orchestrato dagli Stati Uniti. Inchieste promosse dal Congresso degli Stati Uniti rivelarono che, durante l'amministrazione Nixon, la C.I.A. (Central Intelligence Agency), il principale servizio segreto statunitense, fece diversi tentativi per impedire l'elezione di Allende e, una volta fallita la missione, cercò di indebolire il suo governo, mediante aiuti finanziari segreti agli oppositori (giornali e partiti politici), agli organizzatori di scioperi degli autotrasportatori nel 1972 e 1973 e stanziando 8 milioni di dollari per finanziare gruppi estremisti di destra. I documenti indicano anche l'intenzione di misure più aggressive da parte di alcune importanti industrie americane, capeggiate dalla International Telephone and Telegraph Corporation, che offrì un contributo di un milione di dollari per azioni segrete contro Allende. Il Congresso concluse che l'attività clandestina della C.I.A. in Cile pur essendo clamorosa, non era unica, e che programmi analoghi, inclusi complicati piani per assassinare il presidente cubano Fidel Castro, erano già stati svolti in molti altri paesi.
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