...premesso che...
Con il termine epitaffio (dal greco dal greco επι - ταφιον, epi-taphiòn, ossia "ciò che sta sopra al sepolcro") si intende un'iscrizione funebre, il cui scopo è onorare e ricordare il defunto.
...ora...
.In Gran Bretagna è stato lanciato un concorso alla ricerca degli epitaffi "più sorprendenti, enigmatici o bizzarri" e alla rivista patrocinatrice, BBC History Magazine, ne è subito arrivata una valanga di buffi, curiosi o da brivido.
In un'iscrizione sepolcrale nelle isole Shetlands si piange ad esempio il "pacifico, tranquillo e in ogni apparenza buon cristiano" Donald Robertson, morto nel 1785 a 63 anni: "La sua deplorevole morte è stata provocata dalla stupidità di Laurence Tulloch di Clothister che gli ha venduto nitrato al posto dei sali di Epsom e l'ha così ucciso nello spazio di cinque ore". In un cimitero vicino a Barnsley nel South Yorkshire giacciono invece i resti mortali di Robert Millthrop, che nel settembre 1826 ad appena 19 anni "perse la vita gettandosi involontariamente addosso questa pietra mentre prestava servizio per James Reywood o Ardsley che l'hanno eretta in sua memoria".
Il concorso è stato lanciato dall'Archivio Nazionale delle Iscrizioni Commemorative ad uno scopo ben preciso: impedire che gli epitaffi delle tombe più antiche spariscano nel nulla senza nemmeno essere state inventariate e registrate.
Un celebre libro americano di poesia, 'L'Antologia di Spoon River' di Edgar Lee Masters, dove 244 defunti si raccontano, ha già mostrato il fascino profondo degli epitaffi ma in Gran Bretagna si insiste adesso sulla loro importanza storica. "Quegli epitaffi - spiega al quotidiano 'Daily Telegraph' Richard Stuart, direttore del National Archive of Memorial Inscriptions - contengono informazioni esclusive, non trovabili da nessun'altra parte prima del 1840. La gente ci metteva un mucchio di impegno a pensare che cosa voleva mettere esattamente sulla pietra tombale. Erano le loro ultime parole sulla Terra e volevano che suonassero giuste"
Dave Musgrgove, direttore di 'Bbc History Magazine', ha deciso di supportare il concorso nella convinzione che le iscrizioni tombali sono preziose per lo studio della storia locale, per la ricostruzione degli alberi genealogici e per il recupero di interessantissimi frammenti di vita umana passata. In quanto a umorismo sarà però difficile trovare per il concorso un epitaffio all'altezza di quello del comico gallese Spike Milligan: "
Lo dicevo che non stavo bene". Mentre imbattibile in stringatezza sembra l'iscrizione sepolcrale della poetessa americana Emily Dickinson:
'Called Back',
richiamata.
VOI AVETE MAI PENSATO A COSA VORRESTE CHE SCRIVESSERO SULLA VOSTRA LAPIDE?