Nick: Remedios* Oggetto: Romanzi per il macero Data: 20/5/2004 12.42.1 Visite: 94
Silvia Pertempi Romanzi per il macero Indagine sui manoscritti di narrativa ricevuti (e non pubblicati) da un editore "…una letteratura non si compone solo di autori editi. Se essi rappresentano nel bosco della letteratura le piante di alto fusto, il sottobosco è fitto di persone, che pur avendo scritto romanzi, racconti, saggi, non hanno mai pubblicato." Avete il famoso cassetto zeppo di romanzi che descrivono dettagliatamente ogni moto del vostro animo? Avete inviato racconti su racconti a editori di ogni parte d’Italia, per scoprire in un secondo tempo che pubblicavano solo manuali fiscali o testi devozionali? O, dall’altra parte della barricata, lavorate in una casa editrice e siete sommersi da pile e pile di testi scritti da sconosciuti, possibili geni? Convivete con il senso di colpa di non riuscire a leggere tutto ciò che ricevete e, parallelamente, con la delusione di non esservi ancora imbattuti in un capolavoro? O, peggio, con il dubbio che proprio quel romanzo che a voi sembrava un po’ banale potesse essere il bestseller del XXI secolo o il capostipite di un nuovo, rivoluzionario filone letterario? Che vi annoveriate tra gli aspiranti scrittori, o abbiate quotidianamente a che fare con loro, o, semplicemente, vi chiediate perché tanti manoscritti giungono ogni giorno nelle case editrici, come siano fatti, che storie raccontino, con quale stile… questo libro fa per voi. Sociologa, autrice di saggi con il sogno di scrivere romanzi, Silvia Pertempi ha sperimentato in prima persona la faticosa, frustrante esperienza di inviare un proprio testo a tante case editrici per ricevere (nel migliore dei casi) risposte negative quanto stereotipate. E ha voluto capire. Capire chi sono i "manoscrittari", cosa scrivano e come lo scrivano. Capire perché tanti vogliano vedere pubblicato un proprio romanzo e perché gli editori - piccoli, medi o grandi che siano - finiscano spesso per rifiutare l’opera di un esordiente sconosciuto. Ha quindi preso in esame 114 tra romanzi e racconti, una parte dei tanti recapitati alla casa editrice Donzelli di Roma (che da anni non pubblica narrativa) tra il 2001 e il 2002. Fra questi, ne ha scelti a caso 28, li ha analizzati, ponendo particolare attenzione alla provenienza geografica degli autori, alla loro età, al loro sesso, al genere letterario scelto, allo stile del narrare. Il saggio è proprio il risultato di questo lavoro: un’analisi a carattere sociologico più che letterario, che pur non potendo porsi come rappresentativa del fenomeno è certamente molto significativa. Perché se è vero che l’analisi non può che focalizzarsi su quei 28 testi e sui loro autori, le osservazioni di Silvia Pertempi possono estendersi, forse, a molti altri inviati alle case editrici. Lontana dall’ideologia nefasta del "ciò che è pubblicato è spazzatura e ciò che è inedito è bello", ma vicina per esperienza e sensibilità ai tanti scrittori inediti, la sociologa evidenzia alcuni limiti comuni agli autori esaminati: innanzitutto, una buona dose di "distrazione" (forse, volendo pubblicare con Donzelli, avrebbero dovuto accorgersi che non pubblica da anni narrativa); ma anche un generale scollamento tra aspirazioni e conoscenza dei meccanismi e dei trend editoriali; un diffuso disinteressamento per le regole (di redditività innanzitutto, ma anche di coerenza editoriale) cui devono attenersi le case editrici e, cosa non trascurabile, una conoscenza spesso sommaria della narrativa contemporanea e delle sue tendenze. In sintesi, con una definizione che Pertempi applica anche a se stessa, sarebbero spesso autori con un occhio solo. Se il testo muove parecchie critiche alla categoria degli aspiranti scrittori, anche gli editori non ci fanno proprio una gran bella figura: impiegano anni per visionare un manoscritto, rispondono raramente, e, quando lo fanno, con risposte prefabbricate o, al contrario, con giudizi spesso contraddittori. Facendo opportuni distinguo, evitando impossibili generalizzazioni, il saggio diventa quindi una sorta di piacevole esame di coscienza, sia per gli scrittori sia per gli operatori editoriali. Sempre che possiedano l’auspicabile dose di autoironia. Romanzi per il macero. Indagine sui manoscritti di narrativa ricevuti (e non pubblicati) da un editore di Silvia Pertempi 193 pag., Euro 12.00 – Edizioni Donzelli (Interventi) ISBN 88-7989-848-5 Biografia dell’autrice Silvia Pertempi, laureata in sociologia, è autrice di alcuni saggi, tra cui Montemassi: terra e miniera in una comunità della Maremma (Torino 1986) e l’antologia in quattro volumi Intervento culturale e Mezzogiorno (Roma 1988). Ha provato direttamente l’esperienza di "aspirante scrittrice di romanzi", e il suo manoscritto ha seguito lo stesso, tortuoso percorso nel mondo delle case editrici che descrive in questo libro. Di Paola Di Giampaolo http://www.alice.it/news/primo/romanziperilmacero.htm |