Live dei Modena City Ramblers. Ormai sembrano Ligabue. Fanno cagare o cacare, a seconda se preferite la "C" di cane o la "G" di gatto. Che poi non è vero che non si sopportano e litigano tra loro. Eravamo io, Claudio e una mia amica. La mia amica ha trent'anni è bellissima e si sta separando da colui che è uno dei miei migliori amici: Giuseppe. Coppia perfetta ma carica ormai di un bagaglio di rimbrotti, smagliature e perfino crisi isteriche, alleviato solo da Edo, il loro pupo. Aveva voglia di non pensare e nulla, tutto qua. Abbiamo bevuto e non ci siamo ubriacati. Oddio, forse. Loro due sembravano inseparabile, ma mi sa che le nostre convinzioni ci han preso per il culo, tant'è... Tra un bicchiere di Taurasi e l'altro, Claudio ha ben pensato o mal pensato di psicanalizzare la mia amica e di colpevolizzarla, quasi a sentirsi superiore.
"Hai sbagliato tu, principalmente. Sei una irresponsabile"
"A tuo figlio Edo non ci pensi?"
"Ma ti rendi conto?"
"Sei proprio un'adolescente, certe cose nn si fanno a cuore leggero"
"Ma sicura non hai qualche storia? Ma scusa nn sai cornificare e fare finta di nulla?"
La mia amica era a testa bassa e sembrava di voler sputtare a terra. O vomitare. Che cazzo ne so. Ma stava a testa bassa. Io sono stato zitto. Ma il tutto mi ha rattristato e scocciato. Fingendomo ubriaco ho rovesciato un bicchiere di vino sulla camicia di Claudio.
"Ma che Cristo!".
Il destino ha avuto più fantasia di Claudio.
Per la mia amica a testa bassa. Quando i Ramblers erano i Ramblers.
Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica.