Nick: keaton Oggetto: Incidenti sul lavoro Data: 2/8/2007 12.36.7 Visite: 100
la strage continua.Quattro vittime in un solo giorno in Puglia. Una delle vittime lavorava nello stabilimento siderurgico Ilva. I sindacati hanno indetto subito uno sciopero di 24 ore. Vendola: "Pronti a denunciare il protocollo d'intesa con la nostra più grande azienda" Rapporto annuale dell'Inail: nel 2006 le morti bianche sono aumentate del 2,2%. TARANTO - Gli incidenti sul lavoro fanno altre quattro vittime. Tutte in Puglia. Tre erano operai, uno dell'Ilva di Taranto, e due di aziende edili. Un quarto era socio di un'azienda casearia, ed è stato investito da un trattore cingolato guidato dal figlio sedicenne. "Tre operai morti in un solo giorno nella nostra Regione - ha denunciato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che è intervenuto sulla vicenda prima che fosse diffusa la notizia del quarto incidente mortale, avvenuto nel leccese - Tre morti che si aggiungono alla strage quotidiana che, in tutta Italia, trasforma il posto di lavoro in una trincea di guerra". Secondo il rapporto annuale Inail, presentato stamane a Roma, le morti bianche sono aumentate nel 2006 del 2,2%: gli incidenti mortali sul lavoro sono stati infatti 28 in più. In crescita tra le vittime il numero di lavoratori parasubordinati e interinali. Aumentata anche la percentuale di infortuni a danno di extracomunitari (12,5 per cento contro l'11,9 per cento del 2005). Taranto. Domenico Occhionegro, 26 anni, lavorava all'Ilva di Taranto. Ieri sera, verso le 23, ha perso la vita schiacciato da due tubi. L'operaio, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato travolto da tubi in movimento su un nastro nel reparto tubificio 2. Dai primi accertamenti sembra che non abbiano funzionato gli automatismi che bloccano i tubi a fine corsa. Domenico Occhinegro era nato a Mottola e risiedeva a Palaginano, due comuni nella provincia di Taranto e lavorava all'Ilva da tre anni. Alcuni colleghi sono accorsi per aiutarlo ma non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Trasportato all'ospedale Santissima Annunziata, è morto poche ore dopo il ricovero e un tentativo di intervento al torace e all'addome. All'interno del reparto, dove un anno fa aveva perso la vita un altro dipendente, è stato proclamato uno sciopero sindacale di 24 ore. Sul tragico episodio sono state aperte due inchieste: una della procura della Repubblica e una dell'Ispettorato provinciale del lavoro. Brindisi. Cosimo Perrini, 60 anni, è morto in un cantiere del rione Bozzano di Brindisi, dove è in corso la realizzazione di una multisala. L'uomo è caduto da una botola del soffitto della struttura in costruzione, dove si occupava dell'impermeabilizzazione del solaio, ed è deceduto sul colpo. Era dipendente di un'impresa subappaltatrice di Crispiano, mentre la titolarità del cantiere è della ditta Cogit di Brindisi che sta realizzando la multisala per conto della società Ghisola. Una vittima a Otranto. Un operaio di 33 anni, Andrea Sindaco, è morto stamani in un incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere di un'impresa edile che sta realizzando un complesso turistico ad Otranto. Titolare dell'impresa è il fratello della vittima. Andrea Sindaco era impegnato nello spargere calcestruzzo sul piazzale utilizzando una pompa il cui braccio si sarebbe improvvisamente rotto, cadendo sulla testa dell'operaio, che è morto sul colpo. Il quarto morto nel leccese. Nel tardo pomeriggio, in una masseria che si trova in contrada 'Olmo', a Copertino, nel leccese, un uomo di 42 anni, Francesco P., socio di un'azienda casearia a conduzione familiare di Leverano, è stato investito da un piccolo trattore cingolato guidato dal figlio sedicenne. L'uomo è morto sul colpo: la sua testa è stata schiacciata da una ruota del rimorchio del trattore cingolato. La denuncia di Vendola. Oltre a esprimere il "cordoglio di tutti i pugliesi per queste tre vite spezzate, nell'esprimere solidarietà ai loro parenti", il presidente della Regione Puglia Vendola si è rivolto al Parlamento chiedendo "di completare rapidamente l'iter di approvazione della nuova legge sulla sicurezza sul lavoro". E alla dirigenza dell'Ilva Vendola ha chiesto di assumere, in accordo con i sindacati, scelte concrete di riorganizzazione del lavoro. "Dinanzi ad atteggiamenti di noncuranza - ha concluso Vendola - la Regione Puglia è pronta a denunciare il protocollo d'intesa con la nostra più grande azienda". ..Eppure fa piacere a sera andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie, e due canzoni fatte alla leggera in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio il fatto che sei triste o che t'annoi e tutti i dubbi tuoi... Ma i moralisti han chiuso i bar e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: è bello ritornar "normalità", è facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera! |