Nick: shatila Oggetto: ma che è Data: 8/8/2007 23.7.27 Visite: 240
Si diceva un tempo che l'acqua lavasse via il grasso e che, senza grasso, mangiasse via, dondolandosi, parti intere di noi. L'acqua ti mangia. Era Petronio precisamente che ne parlava, nel Satirycon; la scena principale del libro consiste in un luculliano pasto tenuto dal DOMINUS Trimalchione [lucullo, trimalchione, i romani ne sapevano quanto a kitsch] e vengono riportati in maniera verghiana i dialoghi dei convitati. E, tra le tante banalità e luoghi comuni ma comunque perle di saggezza popolare, esce fuori che l'acqua ti mangia e quindi eccetera eccetera. Ora, mi chiedo: 1. Quando Fellini ha deciso di inscenare il romanzo, data la natura di quest'ultimo di modernissima forma di realismo, ha impostato la realizzazione secondo le radici neorealistiche rosselliniane -di cui si è rivelato uno dei migliori allievi- pur dando al film una netta impostazione personale ed onirica? 2. Quanti di voi sono arrivati a leggere il punto n.2? 3. Serve a molto il concettismo barocco con cui mi sono espressa, ai fini di una buona comprensione del lettore ed una conseguente simpatia di questo nei confronti dell'autrice sottoscritta? 4. Mi sono appena fatta il bagno: quanto sarò dimagrita? Rispondete con un'equazione algebrica ed un relativo grafico di funzione x
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