Nick: PrettyPrincy Oggetto: Marina di Camerota: 2 eroi Data: 10/8/2007 0.2.42 Visite: 243
2007-08-09 23:37 CADE ELICOTTERO, DUE PILOTI MUOIONO MA EVITANO STRAGE MARINA DI CAMEROTA (SALERNO) - A Marina di Camerota sono morti due eroi: ecco cosa rimane accanto ai due corpi precipitati in un uliveto del Cilento a bordo di un elicottero che stava svolgendo un servizio antincendio. Ecco cosa pensa chi nel pomeriggio se ne stava tranquillo ai bordi della piscina del villaggio turistico Villamarina, quando ha visto improvvisamente il velivolo che perdeva quota. Che è successa una tragedia, certo, ma si è evitata una strage. Attimi di panico per moltissima gente: fra le sdraio, i lettini, in acqua. L'elicottero però riprende il controllo, si risolleva, per spostarsi di poco. L'epilogo è uno schianto fra gli ulivi, a cinquanta metri di distanza, dove muoiono il pilota Giovanni Baldi, 41 anni, e chi era al suo fianco, un giovane di 28 anni, Pierluigi Schiavone. I due volontari dell'associazione salernitana 'Humanitas',svolgevano un servizio di pattugliamento antincendio per la Protezione civile regionale della Campania. Oggi a Marina di Camerota non erano ancora stati segnalati focolai, ha spiegato successivamente il sindaco Antonio Troccoli, ma nei giorni scorsi c'erano stati alcuni incendi anche gravi, più di una decina. L'emergenza incendi continua a mietere vittime nell'estate 2007, con o senza fiamme. Sono le 17.30, quando la cartolina si trasforma nello scenario di un incubo. La cartolina è la Calanca, antico borgo di pescatori, trasfigurato dalla speculazione edilizia, ancora oggi un bellissimo tratto di mare. L'incubo arriva con il rumore sempre più vicino del motore di un elicottero, "sempre simile a se stesso eppure perdeva quota", dichiara qualcuno. Ci mette un attimo la paura ad afferrare i bagnanti. "Ho assistito alla scena dai bordi della piscina - racconta una turista napoletana, Antonella Balasco, 33 anni - e ho netto il ricordo del forte odore di benzina che si respirava nell'aria poco prima che l'elicottero si abbattesse. La piscina era gremita di bambini e di genitori. E' stato bravissimo il pilota ad evitare lo specchio d'acqua e a cadere volutamente ad una decina di metri dalla piscina in un uliveto del villaggio". L'odore di benzina potrebbe far pensare, tra le possibili cause dell'incidente, a una avaria; i testimoni sottolineano anche il forte vento del pomeriggio, in zona, che potrebbe aver fatto perdere il controllo del velivolo. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un'inchiesta, che si affianca a quella della procura della Repubblica di Vallo della Lucania. A bordo di un'ambulanza che lo porta sul posto della sciagura Roberto Schiavone, presidente della associazione Humanitas e padre di Pierluigi, insignito del premio Arcobaleno qualche anno fa per le missioni in Kosovo e Albania, ricorda il figlio: "Il suo sogno era stare sull' elicottero, e aiutare gli altri, ma purtroppo l'amore per il prossimo non ci salva dalle tragedie". Preso il brevetto, racconta, il giovane aveva iniziato a fare esperienza a bordo dell'unico velivolo di cui l'associazione disponeva: Humanitas è stata fondata venti anni fa, nel settembre del 1987 e da anni garantisce il servizio di protezione civile sulla Salerno-Reggio Calabria, durante gli esodi estivi; ha contribuito ai soccorsi ai terremotati dell'Umbria e del Molise. Si tratta di circa duecento operatori - impegnati nel servizi di assistenza e di trasporto dei malati (opera infatti per il servizio 118 nelle Asl Salerno 2 e Salerno 3) - oggi ne ha persi due. Morti da eroi. fonte: www.ansa.it
 
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