Nick: zopar Oggetto: bilanci malinconici... Data: 26/5/2004 3.27.31 Visite: 81
26/05/2004 e sono 24... sono nato alle 21 del 25 maggio 1980, dopo come dice mamma "ben 18 ore di travaglio", penso che già allora avessi capito tutto... perciò non volevo uscire... mi ci hanno costretto con la forza...ce n'è voluta per tirarmi fuori.Mamma dice sono sempre stato tranquillo anche nel pancione, però quando sentivo la musica classica iniziavo a muovermi, mio cugino suonava "per elisa" e io mi cullavo nel liquido amniotico, ancora oggi sono molto legato a questa musica e ogni volta che l'ascolto mi prende qualcosa dentro, mi rilasso, sto bene, forse reminiscenze ataviche della gestazione...ero bellissimo quando sono nato, ho visto anche le foto ero davvero bello ,un paio di occhioni espressivi, dei capelli biondissimi che quasi non si vedevano, una carnagione rosea tutta da mordicchiare, come vorrei prendere una macchina del tempo tornare indietro e prendermi in braccio da solo, e dirmi che la vita è una brutta bestia se non la sai prendere ma che bisogna lottare e tenermi in un caldo abbraccio, il più caldo, quello di se stessi... cullarmi fino a dormire e sognare... ho sempre sognato fin da piccolo, sognatore fino all'inverosimile, una fantasia molto sviluppata, però anche allora tendevo a ricadere sempre nella realtà, e anche da bambino scattava la malinconia, penso sia innata in me... taciturno, solitario, mi autoalienavo e pensavo... ho sempre pensato molto...troppo... ricordo che avevo circa 10 anni e una volta chiesi a mio padre, mentre pioveva, se tutti avessero un tetto dove ripararsi... lui mentì dicendomi di si, è stata la bugia più dolce che mi sia stata mai detta... oppure di quella volta che avevo 12 anni, ero grassottello (lo sono sempre stato fino ai fatidici "anni dello sviluppo") ed ero triste perchè così cicciotto com'ero pensavo che nessuna ragazza mi avesse mai guardato, beh papà fece di tutto per farmi ricredere con tanto di esempi di grassoni sposati con figli e con perfino belle mogli e spiegandomi che comunque crescendo sarei dimagrito... ha avuto ragione; non so se sono migliorato o peggiorato esteticamente negli anni, io che mi vedo davanti allo specchio ogni mattina non posso dirlo... ma infondo poco importa sono come sono e mi accetto e mi piaccio così, non tento nemmeno di cambiare look perchè è così che mi piace essere, coi miei occhiali da "intellettuale" come dicono tutti, il capello scompigliato e quella faccia da bravo ragazzo della porta accanto che ormai mi porto dietro, che tanto piace alle mamme quanto non attira le figlie...Odio i compleanni, sono il giorno del bilancio, un bilancio che gira e volta risulta sempre in negativo, penso lo sia per tutti, per me poi... sempre insoddisfatto di ciò che faccio e di ciò che ho, quando invece penso non dovrei nemmeno arrogarmi il diritto di lamentarmi, ho dei genitori fantastici, dei fratelli che adoro e che ricambiano questo mio affetto, amici un po' qui un po' lì... certo mi manca l'amore, quello sempre agognato, quello dei sogni, delle favole, della bella addormentata nel bosco, ma quel che ho è già tanto... devo darmi una mossa con gli studi, cercare di ricominciare a lavorare perchè qualche soldo fa comodo e poi il moto di orgoglio di non chiedere soldi ai genitori si fa sempre più forte... però alla fin fine forse forse non è tanto male... eppure c'è sempre quel retrogusto amaro, come quello del caffè che pure se ci tieni dentro tanto zucchero, non l'hai girato bene... non so se debba essere io a girarlo sto caffè oppure debba essere un po' la fortuna... però una girata ci vorrebbe proprio... di strada in questi anni ne ho fatta... ho imparato tante cose, conosciuto tante persone, amato, odiato anche se per poco, e tanta strada c'è ancora da fare... eppure non sempre riesco a essere speranzoso per il futuro, certe volte è dura credere nel domani, uno ci prova e in alcuni casi è più la curiosità di sapere cosa accadrà che quella di andare avanti e la malinconia ogni tanto si fa viva, sempre lei, compagna di tanti anni, di tanti avvenimenti, presente nei momenti più belli e più brutti, quella dolce che ti culla e ti annichilisce ma della quale mai ti libererai perchè fa parte di te, come se fosse un dono, un dono che ti spinge a guardarti dentro fin nel profondo, ti mette faccia a faccia con te stesso e che per quanto possa essere triste ti dice sempre la verità e nonostante tutto non puoi fare a meno di apprezzarla, perchè una volta capite le cose grazie a lei, puoi decidere... e andare avanti... Brindo alla malinconia, colei che forse più di ogni altro e di ogni altra esperienza mi ha reso quel che sono oggi e mi renderà quel che sarò domani... grazie a te, nonostante tutto sono contento di come sono e sono fiero di me stesso, di aver sempre scelto col cuore, di non essermi mai tirato indietro, o per lo meno di aver imparato negli anni a non farlo, di non aver rimpianti, di aver lottato e continuare a lottare, di aver amato con tutto me stesso anche quando forse non era vero amore, di aver capito i miei errori, di aver rimediato a tutti quelli che potevo, di saper aprrezzare anche le piccole gioie, di andare a dormire con la coscienza pulita, di svegliarmi al mattino e guardarmi allo specchio sorridendomi e anche... di essere nato...
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