Nick: Viola* Oggetto: parole parole parole Data: 15/9/2007 14.59.1 Visite: 228
un fiume di parole, o talvolta un muro di parole. che strazio, certe volte, quante parole inutili. ti affanni a cercare di capire, o di spiegare, e il senso quasi sempre sfugge, si perde, diventa altro mentre parli, spieghi, blateri. "ma perchè hai detto questo?" "perchè mi andava" "ah, ti andava?" "sì" e non è vero, invece magari non ti andava, hai parlato a cazzo, pensavi ad altro, ma le parole trascinano altre parole, che richiedono risposte, e alla fine questo fiume ti travolge e ne esci stremato come dopo una nuotata controcorrente. la verità in un gesto, uno sguardo, un contatto, una mancanza. bisognerebbe "sentire" questo, qualche volta. non volerlo necessariamente spiegare, perchè il linguaggio non è quasi mai lo stesso. Non a caso Kubrick era un genio. nel finale di "eyes wide shut", dopo l'inevitabile fiume di parole in cui lui cerca di spiegare a lei la confusione in cui è caduto, lei lo guarda e fa: "Non ci resta da fare che una cosa: scopare". THE END "quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia e amarono la tua bellezza con falso e vero amore, ma un solo uomo amò in te l'anima pellegrina e amò il dolore del tuo mutevole volto" W.B. Yeats |