Nick: RASTA Oggetto: Facciamoci 2 conti... Data: 29/5/2004 15.25.2 Visite: 78
Ragà vi avverto non è un papiello sarebbe utile leggere(sopratutto per chi la pensa diversamente). Più volte alcuni iscritti mi hanno scartavetrato e pall su come fosse nobile questo governo e come fosse un grande zio silvio...Allor ho pensato :"Ma vuò verè ca forse song nu malamente? Ma vuò verè ca song na zecca comunista?(come mi chiama uno dei nazi iscritti qui )Ma vuò verè ca tengo tuorto e che aggio sbagliato int'a vita?" Allora ho pensato:"Famme fà duje cunte..." . . . . . Falso in bilancio. Una legge approvata nei primi cento giorni del governo Berlusconi depenalizza di fatto il reato di falso in bilancio. Secondo la nuova legge, nel caso di società non quotate in Borsa il falso in bilancio può essere perseguito soltanto in seguito a querela di parte: querela assolutamente improbabile, poiché di norma i soci, che avrebbero titolo a querelare, sono coloro che traggono benefici dal reato. «Sarebbe come pretendere che il furto divenga perseguibile a querela del ladro», ha commentato il magistrato Piercamillo Davigo. Non è più perseguibile il falso in bilancio sotto determinate soglie (viene introdotta così la «modica quantità») e il «falso qualitativo» (cioè l¹iscrizione a bilancio di partite vere, ma sotto nomi diversi dal vero). Sono dunque legalizzati i fondi neri (e quindi le tangenti, che dai fondi neri sono attinte), che possono essere iscritti a bilancio sotto la voce, per esempio, «pubbliche relazioni». Possono essere legalmente gonfiati i giri d¹affari, con entrate fasulle a cui corrispondano altrettanto fasulle uscite, purché la somma finale non si discosti troppo dal vero: simulare grossi giri d¹affari è utile non solo per ottenere credito bancario ma, più in generale, falsa l¹immagine dell¹azienda nel mercato. La nuova legge sul falso in bilancio ha disinnescato tre processi in corso a Milano nei confronti di uomini Fininvest: per il passaggio del calciatore Gianluigi Lentini dal Torino al Milan; per i bilanci della Fininvest, truccati per non far risultare i 21 miliardi pagati a Bettino Craxi attraverso la società All Iberian; per la galassia delle società off-shore della Fininvest-ombra, detta «Fininvest Group B-very discreet». Rientro dei capitali. È stato permesso per legge, con una modica tassazione (del 2,5 per cento), il rientro dei capitali (anche quelli opachi) fuggiti all¹estero e per anni invisibili al fisco. Una forma creativa di sanatoria, un modo per il Tesoro di fare cassa. Ma anche una inedita forma di riciclaggio di Stato, di ricettazione istituzionalizzata. Bancarotta. Un progetto di legge presentato alla Camera da Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi, prevede che il reato di bancarotta fraudolenta, ora severamente punito con pene dai 3 ai 10 anni e prescritto in 22 anni, diventi un reato «leggero», con pena massima 3 anni, dunque senza carcere. Secondo la legge Ghedini, il bancarottiere diventa poi del tutto non punibile se risarcisce una parte del danno. Rubare diventerebbe dunque di fatto legale, purché lo si faccia alla grande e con metodi da colletto bianco: non punibile sarebbe, per esempio, chi fa bancarotta per 100 miliardi, poi restituisce 70 e se ne intasca, all¹estero, 30. La legge sarebbe retroattiva, dunque potrebbe beneficiare alcuni pregiudicati come Marcello Dell¹Utri, il faccendiere ed ex compagno di scuola di Berlusconi Romano Comincioli (oggi senatore di Forza Italia) e il suo vecchio maestro di loggia Licio Gelli. Legge Obiettivo. È una legge sulle opere pubbliche e l¹ambiente. Approvata rapidamente nei primi mesi del governo Berlusconi, con forzature procedurali simili a quelle poi usate per la legge sul legittimo sospetto, la Legge Obiettivo indebolisce la valutazione ambientale, depotenzia i controlli e rende minore la trasparenza nella costruzione delle opere pubbliche. Rogatorie. I documenti e le prove processuali raccolte all¹estero e inviate in Italia attraverso rogatoria internazionale sono inutilizzabili nei processi italiani se non sono in originale, timbrati pagina per pagina e inviati attraverso i canali ufficiali ministeriali. Legge già approvata e vigente. Non utilizzata in genere dai tribunali, che seguono le norme consolidate del diritto internazionale e accettano le prove provenienti dall¹estero, accompagnate da una dichiarazione di autenticità dell¹autorità giudiziaria che le invia. Questa legge, del resto, è in controtendenza in Europa, dopo che anche gli Stati tradizionalmente più restii alla collaborazione giudiziaria internazionale (come il Liechtenstein) sono stati recentemente spinti a cambiare le loro prassi e fornire assistenza nella lotta contro i crimini finanziari transnazionali. Legittimo sospetto. La legge Cirami-Carrara reintroduce il «legittimo sospetto» sull¹imparzialità del giudice come motivo per lo spostamento dei processi, strappati così al giudice naturale. Legge già approvata al Senato, ora in discussione alla Camera. Il «legittimo sospetto» potrebbe bloccare i due procedimenti di Milano dove Berlusconi è imputato con Cesare Previti (Sme-Lodo Mondadori e Imi-Sir). Legge su misura: laddove non è sufficiente l¹azione di ostruzionismo condotta dagli avvocati difensori nelle aule dei tribunali al fine di far scattare la prescrizione (che ha già salvato Berlusconi in tre processi), ecco che gli stessi avvocati difensori, che siedono anche in Parlamento, preparano o contribuiscono a preparare le norme di legge che, cambiando le regole del gioco, impediscono che la partita si concluda con una sconfitta. Immunità parlamentare. Durante il mandato, i parlamentari non sarebbero processabili. Continuerebbero a essere improcessabili se rieletti in un successivo mandato, e se non rieletti potrebbero comunque sperare nella prescrizione. È una norma criminogena: chi sa di essere non punibile è più facilmente spinto a delinquere; così ripartirebbe alla grande, per esempio, la raccolta di tangenti da parte dei politici. Ed è una norma che inquina la politica: chi è corrotto o compie altri reati, forte anche di maggiori mezzi economici, avrebbe un incentivo in più a cercare di essere eletto in Parlamento. Amnistia per i reati d¹opinione. È stata più volte evocata nei mesi scorsi l¹amnistia per i reati d¹opinione. Particolarmente sostenuta dalla Lega e dal ministro della Giustizia Castelli, punterebbe a far cadere alcuni processi in cui sono imputati Umberto Bossi ed esponenti leghisti, per reati quali il vilipendio alla bandiera. Essì zio silvio è proprio buono sono io che song cattivo...A capa mia nunn è bona song io ca nun capisco... (paolo o'comico)
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