Nick: Haran Oggetto: CI VOLEVA UN ESORCISTA Data: 16/9/2007 23.34.2 Visite: 211
Ad un certo punto, in campo sarebbe dovuto entrare un sacerdote con tanto di crocefisso ed acquasanta. Il giovane Ezequiel sembrava avere in corpo un demonio. Più che pazzo, il Pocho sembrava posseduto. Posseduti dallo spirito di un demonio che da queste parti era considerato un angelo, anzi, era Dio. Senza voler sembrare blasfemo, per carità, ma il nostro Pocho ha delle movenze che con un pò di buona erba in testa ti possono sembrare quelle del Re, specialmente quando è a terra, seduto, con le gambe stese a cerchio e la testa bassa. Giocatore straordinario: intelligente, estremamente imprevedibile nel suo improvviso rallentare, quasi a fermare anche i giri delle gambe degli avversari, per poi ripartire a velocità supersonica creando il panico. Reja gli ha dato massima libertà: vai, gioca come ti pare e fai godere il S.Paolo. Quel colpo di spalla sul secondo gol sembra un dettaglio, in realtà sorprende in contropiede il diretto avversario, lasciando Zala ed Hamsik in superiorità numerica, liberi di arrivare in porta. Già, Hamsik, l'enfant prodige : 20 anni, visione di gioco impressionante, ottimi piedi ed una freddezza emotiva da giocatore d'esperienza, i 50mila di Fuorigrotta non l'hanno per nulla intimorito. Una gara da padrone del centrocampo, libero anche di sganciarsi e tentare il gol, anche per la severa ed impeccabile guardia di Gargano: l'uruguagio è inesauribile, sempre su tutti i palloni, recupera e reimposta, senza sprecare mai nulla. Il Napoli vuole divertire, la mentalità è quella di dare spettacolo e di attaccare sempre, divertendo e divertendosi: lo dimostra il duetto Boia-Calaiò nei minuti di recupero, un chiaro segnale per dire che ci sono anche loro, in quei 14-15 "titolari" che dovrebbero, se la tensione e l'umiltà restano questi, farci godere parecchio.
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