Forse di Democrazia , gli stati Uniti ne hanno esportata talmente tanta che non ne è rimasta + in casa....
Libertà d'espressione sì ma entro certi limiti. Almeno così la pensano in America. Uno studente è stato arrestato perché faceva troppe domande scomode al senatore John Kerry. In occasione di un dibattito all'università della Florida, Meyer, usando il microfono che era stato messo a disposizione degli studenti, aveva iniziato a rivolgere una serie di domande al democratico Kerry, sconfitto da George W. Bush nel 2004 nella corsa alle Presidenziali. Alcune anche scomode: "Perché non ha chiesto l'impeachment di Bush?", e ancora "Ha mai fatto parte della società segreta Skull & Bones?" (ispirata a rituali massonici). Il ragazzo è stato immobilizzato dalla polizia con una pistola-laser.
Il video-choc, che mostra come quattro poliziotti intervengono con energia per allontanare il ragazzo dal microfono, sta sollevando molte polemiche. Si vede come il ragazzo ammanettato continua ad urlare. "Aiuto, aiuto", e "cosa ho fatto"?. La scena è ripresa da alcune televisioni locali, ma anche da alcuni studenti. Dopo essere stato buttato in terra e ammanettato, gli agenti minacciano di usare il potente Taser, il laser in grado di immobilizzare una persona. E' troppo tardi: il poliziotto schiaccia il bottone, tra le urla del ragazzo. "Ha usato il tempo massimo a disposizione, nonostante gli avessimo chiesto di terminare il suo intervento - ha dichiarato il portavoce dell'università Steve Orlando - Gli abbiamo dapprima tolto l'audio, poi ha iniziato a diventare nervoso". In sottofondo, mentre il ragazzo viene ammanettato, si sente il senatore che dice: "Va bene, fatemi rispondere alle sue domande". Secondo quanto riferito dalla polizia, Meyer è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e disturbo della quiete.
L'università, da parte sua, ha avviato un'indagine interna: "Cercheremo di capire se sono state seguite tutte le procedure del caso, in particolare riguardo all'uso del taser". Gli amici di Meyer, attraverso il suo sito ufficiale, hanno invitato gli studenti a manifestare per chiedere la sua liberazione immediata.
"A parlare spesso si finisce per dire delle banalità"