Nick: hightecno Oggetto: eros & pathos (cap XV) Data: 1/6/2004 14.3.27 Visite: 60
La forte paura che proviamo quando ci troviamo dinanzi a una importante scelta legata al regno delle emozioni e del sentimento, deriva dal fatto che non ci rendiamo conto che spesso gli stati d’animo che più ci spaventano sono proprio quelli che potrebbero determinare le nostre migliori trasformazioni. Soltanto le emozioni, e soltanto le emozioni più autentiche, hanno questo unico e grande potere. Avere l’opportunità di condividere con la persona amata il senso e il valore delle proprie emozioni, però, non è la fortuna di pochi, ma la ricompensa di tutti coloro che avranno avuto il coraggio di guardare dentro se stessi. Emblematica da questo punto di vista è la passione, la dimensione che non dovrebbe mai mancarci durante tutto il corso della nostra vita. Al di là dell’amore, della stima e del reciproco rispetto, è la passione che tiene unite le coppie «che funzionano», quelle che suscitano l’invidia e l’incredulità dei più superficiali. Se in un rapporto amoroso la passione scomparisse, sarebbe logico supporre che quel legame avrebbe «i giorni contati», perché ben presto non disporrebbe più della sua linfa vitale. Quando la dimensione emotiva e passionale non alimenta più la nostra esistenza, immediatamente ci ritroviamo disarmati, incapaci di affrontare il periglioso cammino della vita e di compiere fruttuose trasformazioni personali. Noi esseri umani, infatti, subiamo delle autentiche e positive metamorfosi psicologiche soltanto in funzione delle emozioni che proviamo, emozioni che talvolta sono talmente intense da spaventarci e da indurci a nasconderle a noi stessi prima ancora che agli altri e alla persona amata. Considerato che all’interno della dimensione amorosa le emozioni provate giungono a dei livelli inimmaginabili, perché «sprecarle» trasformandole in qualcos’altro? Le emozioni che prendono vita nell’ambito di un rapporto amoroso sono, a dispetto di quelle che caratterizzano altre forme di relazioni interpersonali, assolutamente vere e, proprio per questa ragione, potenzialmente rivoluzionare. In amore non esistono sentimenti scabrosi o illeciti, nel senso che fin quando non si prevarica la volontà o i desideri dell’altro, «tutto è concesso». Soffocare e rifiutare passioni e sentimenti che riteniamo inadeguati ai canoni collettivi, significa privarci di una grande opportunità: intraprendere un autentico cammino di trasformazione al fianco della persona amata. La situazione ideale per capire realmente una persona, per conoscere la sua psicologia in maniera approfondita, non tanto è data da una condizione di difficoltà, di sofferenza o di percezione di un pericolo, quanto dalla vulnerabilità a cui la espone lo stato di innamoramento. Nella situazione amorosa la nostra esistenza è particolarmente indifesa proprio perché, da un punto di vista psicologico, siamo del tutto esposti rispetto all’essere amato. Il senso di nudità sperimentato quando si è immersi nella dimensione amorosa, non è collegato alla nostra sfera fisica - e quindi alla nudità del corpo - ma alla nostra dimensione psicologica ed emozionale: vengono svelati i nostri più intimi segreti, sentimenti che per lungo tempo abbiamo gelosamente custodito nel nostro animo. Quando amiamo noi siamo come un libro aperto, ci è impossibile nascondere le emozioni che affollano la nostra mente e il nostro cuore, e non di rado tutto ciò si accompagna a una sensazione di intensa vergogna. Simili dinamiche sono più che comprensibili, giacché rendere manifesta la propria interiorità equivale per molti di noi a una ammissione di debolezza, di vulnerabilità emotiva. Nella situazione amorosa, infatti, ci si scopre realmente per ciò che si è, e nel momento in cui l’uno gioisce intensamente del suo amato, l’altro può anche vivere la sensazione di avere abdicato alla propria libertà. È come se l’innamorato sentisse di aver perso qualcosa. L’esperienza amorosa ci rende fragili e indifesi, è in grado di assorbire la nostra stessa esistenza, di depotenziare il nostro corpo e la nostra anima sino al punto di farci sentire completamente inermi, letteralmente «consegnati» all’abbraccio della persona amata. Ma si tratta solo di una fase, di una delle tante, variopinte e intense fasi che costituiscono il rapporto amoroso. Quella successiva sarà data dalla nostra rinascita e da un incontenibile, inarginabile potenziamento del nostro animo, doni che soltanto l’essere amato è in grado di elargirci.
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