Nick: asad Oggetto: IL RAìS SAPEVA FARE DI PEGGIO Data: 2/6/2004 22.23.49 Visite: 74
TORTURE IN IRAQ.......MA IL RaìS SAPEVA FARE DI PEGGIO TAGLIARE LINGUE E ORECCHIE ERA PREVISTO DALLA LEGGE DI SADDAM. Come la Germania di Hitler, l’Unione Sovietica di Stalin. O come l’attuale Corea del Nord, Iran, Cina, Cuba, Arabia Saudita o Somalia. Il regime dittatoriale di Saddam Hussein faceva della tortura un potentissimo strumento di governo. Ecco l’agghiacciante scenario dipinto dall’ultimo rapporto di Amnesty International e da Nessuno tocchi Caino sull’Iraq, prima del conflitto. 1) AMPUTAZIONI E MUTILAZIONI. Erano previste dalla legge irachena. Ai disertori dell’esercito veniva praticata l’amputazione della lingua o delle orecchie, oppure la marchiatura a fuoco della fronte. Stessa sorte toccava agli oppositori politici. Molto "apprezzate" dal regime anche le unghie strappate. 2) CARCERI. Quelle ufficiali erano 199. Ma ce n’erano almeno altre 300 segrete. I dissidenti erano tenuti nelle "bare": celle di acciaio costruite sotto terra, aperte solo mezz’ora al giorno. Periodicamente, le prigioni venivano "ripulite": i detenuti erano torturati a morte, anche con scariche elettriche, fino all’esecuzione sommaria, preferibilmente eseguita in pubblico con una ghigliottina. Atroce la sorte riservata a 2.000 prigionieri, decapitati 12 per volta in piazza. La loro colpa? Il sospetto di aver organizzato l’attentato ai figli del Raìs nel 1998. 3) SPARIZIONI E STUPRI. Nei 30 anni di regime saddamita, si stima che siano almeno 200 mila i missing. Vittime privilegiate di Uday Hussein, figlio di Saddam, le donne: con i suoi miliziani organizzava stupri collettivi, soprattutto nei villaggi curdi. 4) PROCESSI SOMMARI. Tra le torture inflitte è da considerare anche il sistema giudiziario di Saddam. Le sentenze dei tribunali speciali non potevano essere appellate. L’imputato non aveva diritto a farsi difendere da un avvocato e le condanne a morte erano eseguite in piazza, per fucilazione, impiccagione o decapitazione. Ai familiari dei condannati a morte non era concesso celebrare i funerali: i colpevoli erano sepolti in fosse comuni. 5) L’OPPRESSIONE DEI CURDI. Tra gli obiettivi preferiti del Raìs, i curdi. Venivano periodicamente organizzati assedi ai villaggi del Nord: braccio destro di Saddam per questo sporco lavoro era Alì Hassan al Majid, più noto come Alì "il chimico". Nell’88 fu lui a ordinare il bombardamento chimico del villaggio di Halabjia che provocò 50 mila vittime. Alì amava farsi immortalare dalle telecamere mentre torturava di persona gli oppositori: inginocchiati, con le mani legate dietro la schiena, li prendeva a calci. Alì è tristemente noto anche per un’altra clamorosa azione: il 23 febbraio 1996 consegnò a Saddam le teste tagliate dei suoi generali, accusati di tradimento. Alì aveva torturato e decapitato personalmente le vittime. P.S. UN COMMENTO NASCE SPONTANEO PERO'..........MA GLI AMERICANI DOVE ERANO QUANDO ACCADEVA TUTTO CIO'????......QUESTA VOLTA NON ME LA SENTO DI DIFENDERE LA LORO IMMAGINE......PROPRIO NO!
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