Nick: GolD Oggetto: Cecchi Paone Data: 3/6/2004 13.49.13 Visite: 100
Il popolare presentatore televisivo, candidato alle europee con Forza Italia, confessa a 'Vanity Fair' la propria "omoaffettività" Il coming out di Cecchi Paone "Amo i ragazzi, difenderò i gay" "Se trovassi una donna o un ragazzo lo porterei in campagna elettorale mano nella mano, ma anche alla prima alla Scala" Alessandro Cecchi Paone ROMA - Si definisce "omoaffettivo", dice che fino ai 35 anni si è "fermato" solo alle donne, poi ha incontrato anche uomini lungo la strada del cuore. Tra gli amori importanti, quello con l'ex moglie Cristina. Oggi, in un momento importante della sua vita, vorrebbe qualcuno al suo fianco: una donna, "ma anche un ragazzo che se lo trovassi me lo porterei subito in campagna elettorale mano nella mano". E' l'outing che Alessandro Cecchi Paone, non solo popolare volto della tv ma ora candidato per Forza Italia alle europee, fa in un'intervista a Vanity Fair in edicola domani. Il popolare conduttore televisivo ha nel suo personale programma politico di "essere espressione e punto di riferimento delle realtà omosessuali". Gli fa orrore la legge sulla fecondazione assistita, soprattutto oggi, e si è candidato alle prossime elezioni europee per difendere i diritti dei gay. Di sè dice: "Sono rimasto fermo sull'eterosessualità per un po'; poi, forse dai 35 anni, sono andato su e giù nello spazio che sta tra eterosessualità e bisessualità. Ho avuto grandissimi amori con donne che mi hanno migliorato la vita. Uno è stato con la mia ex moglie Cristina. Se dovessi trovare un altro rapporto che mi dà questa intensità, non avrei problemi a presentarmi a cena o alla prima della Scala con un uomo". Nonostante i buoni propositi, Cecchi Paone dichiara di non essere innamorato di nessuno, nè uomo nè donna, una situazione che non vive in modo positivo. "Adesso che sto investendo in un'avventura nuova - dichiara - amare mi darebbe energia. Adoro la vita di coppia, mi piace la convivenza, dormire abbracciati, camminare allacciati". Per definire la sua "omoaffettività", Cecchi Paone ricorre a un esempio storico: "Ho la sindrome di Alessandro Magno. Che era un uomo virile, un guerriero forte, che ha amato molte donne e ha avuto una grande passione per sua moglie Rossane. Però, in certi momenti, la guerra soprattutto, il viaggio, le grandi tenzoni, aveva bisogno di avere intorno a sè, più che Rossane, gli amici di infanzia, quelli che diventeranno i suoi generali. In particolare Efestione. Con loro viveva una dimensione affettiva tutta maschile. Io, che conosco l'omoafettività, in battaglia sento il bisogno di avere il mio compagno d'armi come Achille con Patroclo". (2 giugno 2004) http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/politica/cecchipaone/cecchipaone/cecchipaone.html omoaffettività...per akkiappare voti di qua e di la?... voglio capire come la vedete sommi politicanti di ircnapoli....
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