Nella bagarre di qualche giorno fa, ebbi modo di citare il famosissimo film "Sua eccellenza si fermò a Mangiare...".
Notai, sia da alcuni mexaggi nel thread che in separata sede, che solleticai la curiosità di alcuni (tra cui Roxanne) e la memoria di altri (tra cui PearlJam).
Così, adesso, ho rispolverato la videocassetta e prima di farla girare, metto qua la recensione presa un po' qua, e un po' la....
Dimenticavo, salutatemi .... "LUI"

///U.

Anno: 1961
Regia : Mario Mattoli
Soggetto : Vittorio Metz,Roberto Gianviti
Sceneggiatura : Vittorio Metz,Roberto Gianviti
Fotografia : Alvaro Mancori
Scenografia : Alberto Boccianti
Musica : Gianni Ferrio
Montaggio : Gisa Radicchi Levi
Aiuto regia : Gabriele Palmieri
Collaboraz. alla regia : Mario Castellani
Produzione : Broggi, Libassi per la Ddl,Roma
Durata: 101 minuti
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![[Toto' con Francesco Mulè]](http://www.antoniodecurtis.com/eccell.jpg)
Interpreti e personaggi:
Totò ( Totò/Biagio Tanzanella )
Ugo Tognazzi( Ernesto )
Virna Lisi( Silvia )
Lauretta Masiero( Lauretta )
Raimondo Vianello( il ministro )
Mario Siletti( il conte Tommaso Bernabei )
Vittorio Congia( il segretario Bini)
Lia Zoppelli( la contessa Bernabei )
Francesco Mulè( il commissario )
Pietro De Vico( Dino,il cameriere )
Nando Bruno( l'oste )
Nando Angelini( il parroco )
Ignazio Leone( Gennarino )
Tina Perna( la cameriera )
Jole Mauro( la figlia dell'oste )
Anna Campori( la moglie dell'oste )
Ughetto Bertucci( un fascista )
Totò Mignone( altro fascista )
Ely Drago( Gina )
Altri interpreti :
Edy Biagetti, Flore Carosello
Roma, 1927: sorpreso dalla moglie mentre parla con l'amante Lauretta, Ernesto finge di essere al telefono con il medico personale del Duce. Ma la conversazione è seguita da Totò, ladro nascosto in casa, che ne approfitta, si finge Tanzarella ed estorce del denaro ad Ernesto,poi con Lauretta si reca al pranzo dato dai suoceri di questi in onore di un ministro......
Critica e curiosità
Il film doveva chiamarsi " E il ministro si fermò a mangiare " ma l'inevitabile censura boccia il titolo . Il film segna anche la fine del sodalizio Totò - Mattoli , il regista aveva l'abitudine di chiamare i suoi attori " senti coso " , Antonio de Curtis che in passato aveva sorvolato su questo modo di fare di Mattoli non ne può più e dopo questo film chiude ogni rapporto di lavoro col regista .
Scriveva Morando Morandini : " Con la mimica prodigiosa , i lazzi assaettati , l'inimitabile tempo , Totò domina da cima a fondo questa pochade che avrebbe dovuto trovare il suo pepe nell'ambientazione [..] Il film è inoffensivo sotto gnbi aspetto e , senza Totò , sarebbe il deserto anche sul piano della comicità più facile [..] " .
E Leo Pestelli : " [..] I comici e in particolare Totò sono gli artefici del modesto divertimento [..] " .