Nick: JacKn|Fe Oggetto: come va? Data: 10/10/2007 10.24.7 Visite: 47
audizione parlamentare del presidente Tullio Lazzaro Finanziaria, i dubbi della Corte dei Conti «Perplessità e preoccupazione» in merito alla manovra. «Tesoretto a rischio» Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa (Archivio Imagoeconomica - foto Carino) ROMA - Ancora critiche sulla Finanziaria 2008. Dopo il richiamo del commissario Ue Almunia, la manovra finisce nel mirino della Corte dei Conti. Nel corso dell'audizione in Parlamento la Corte ha espresso «perplessità e preoccupazione» in merito alla manovra, soprattutto perchè il «nodo della questione della finanza pubblica resta, nel breve periodo, non risolto». Per il presidente, Tullio Lazzaro «il quadro alla base della manovra di bilancio per il 2008 ci prospetta una situazione dei conti pubblici e scelte di copertura dei maggiori oneri che non possono non destare perplessità e preoccupazione. Come nel 2006 e nel 2007 - ha aggiunto Lazzaro - è caratterizzata da una continua revisione verso l'alto delle stime sul gettito fiscale e da un significativo, anche se minore, scostamento della spesa primaria dagli obiettivi programmatici». EXTRAGETTITO - E ulteriori «perplessità» sono state espresse dalla Corte dei Conti anche per la scelta del governo di non destinare con la manovra l'extragettito di settembre alla riduzione del deficit e del debito. Il tesoretto è dunque a rischio, secondo la Corte dei Conti: nel 2007 potrebbero mancare all'appello 3,6 miliardi rispetto ai 5,9 stimati nella nota di aggiornamento. Lo dice la Corte dei Conti che critica inoltre il Governo perchè ritiene non sia «chiaro» come sia stato calcolato l'extragettito. Il presidente della magistratura contabile ha chiesto infatti di sapere se sia stato calcolato «tenendo conto dell'andamento di tutte le entrate correnti o dell'aggregato che comprende solo le entrate tributarie ed i contributi sociali». «È un dubbio che va chiarito», dice Lazzaro, «perchè in base al monitoraggio condotto dalla Corte dei Conti risulta un andamento fortemente negativo delle entrate erariali extra tributarie». «RISULTATI MODESTI» - Per Lazzaro «i numerosi tentativi di fissare regole più rigide all'evoluzione della spesa, pur meritori e talvolta innovativi, hanno in definitiva prodotto risultati modesti o solo temporanei». «Alla copertura della manovra concorre per più del 15% (1,75 miliardi) la riduzione delle spese correnti - ha precisato il presidente della Corte dei Conti -. Per circa 1,332 miliardi le risorse di parte corrente sono assicurate dalla razionalizzazione della P.a. e riqualificazione della spesa in gran parte legata (525 milioni) al contenimento dei consumi intermedi, connesso all'attivazione di ulteriori misure per ottimizzare il sistema degli acquisti di beni e servizi». 10 ottobre 2007 http://www.corriere.it |