Nick: Rembrandt Oggetto: inchiostro Data: 13/10/2007 13.45.47 Visite: 103
sensibile anche il risparmio energetico, ma commercializzate solo tra qualche anno Stampanti: ecco l'inchiostro che scompare Prototipo Xerox: i caratteri vanno via in 24 ore e i fogli potranno essere usati fino a 30 volte MILANO - «Verba volant, scripta manent» recita un'antica locuzione latina, che tra poco però dovrà essere aggiornata. Merito della Xerox, che ha realizzato uno speciale tipo di inchiostro per stampanti che, dopo 24 ore, scompare, facendo sì però che i fogli siano riutilizzabili fino a 30 volte consecutive. Alcuni esempi di fogli stampati con il nuovo tipo di carta e inchiostro, dal prototipo di stampante realizzato dalla Xerox INCHIOSTRO CHE SCOMPARE - Il processo di scomparsa del testo sulla pagina è progressivo e comincia subito dopo la stampa , quando i caratteri assumono gradualmente un alone viola scuro per poi diventare ombreggiati e infine scomparire a un giorno di distanza. In realtà, l'inchiostro che scompare non e' un vero e proprio inchiostro, dato che i caratteri stampati sulla pagina sono costituiti da fotocromi, vale a dire molecole sensibili ai raggi ultravioletti contenuti nello spettro della luce solare e che una volta impressi su una speciale carta ritornano gradualmente al loro stato iniziale in cui sono indistinguibili dallo sfondo. I fogli però possono essere riutilizzati anche prima di apparire totalmente bianchi in quanto il processo utilizzato dalla stampante elimina ogni residuo di quanto impresso sul foglio stesso in precedenza. RISPARMIO ENERGETICO - La scelta di realizzare questo particolare tipo di stampanti e di «inchiostro», macchine che vedranno la luce in ambito commerciale solo tra qualche anno, poichè stampanti e carta speciale costano ancora troppo per essere immediatamente competitive sul mercato e la tecnologia deve essere ulteriormente perfezionata, ha origine da uno studio realizzato dalla stessa Xerox, che evidenzia come il 45% della carta usata negli uffici sia stampata per essere utilizzata una volta sola, non quindi per essere archiviata, ma per essere gettata via nel giro di qualche ora. L'uso dell'inchiostro che scompare porterebbe così a ridurre drasticamente i circa mille miliardi di fogli stampati gettati nei cestini di tutto il mondo ogni anno. Senza contare il risparmio energetico. Attualmente l'atto di stampare un singolo foglio di carta implica, secondo i ricercatori della Xerox, un consumo medio di circa 200 kj (chilojoule) sufficienti ad alimentare per un'ora una lampadina da 75 w, contro il consumo di 1 kj necessario per stampare un foglio mai usato utilizzando l'inchiostro che scompare. Anche se, in casi di fogli già usati, il consumo sale a 110 kj. Un bel risparmio, anche se bisogna considerare che l'introduzione di questo tipo di macchine potrebbe inizialmente essere costoso per gli uffici costretti a mantenere una parte delle stampanti tradizionali per realizzare i documenti da archiviare su carta. Con il rischio di ritrovarsi con mucchi di carta bianca negli archivi, se si è scelta la stampante sbagliata. Marco Letizia 12 ottobre 2007
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