Nick: mir Oggetto: Erotico flambè Data: 14/10/2007 14.50.14 Visite: 184
C'è una tizia per terra. Chiede la carità e recita una nenia di pietà e di miseria. Le passo vicino apparentemente senza darle ascolto. "Tu morirai solo". Mi fermo e mi giro. La tizia in realtà non si è mossa e non credo che abbia detto niente di diverso dalla sua solita nenia. Mi rigiro per andarmene. La gente per strada mi sembra uguale a sempre. Sempre i soliti mostri che non fanno altro che agitarsi, dire cose inutili e comprare. Eppure. Eppure sembra sempre che mi guardino quando sanno di non essere visti. "Non ci appartiene". I mostri scorrono melmosi ai miei fianchi e mi rallentano con i loro pregiudizi, i loro pensieri viscidi. Entro in bar fatto di sedie di alluminio e di camerieri di noia. "Un cappuccino" dico. "Subito", ripete il cameriere di noia e guarda fuori la vetrata verso la tizia buttata per terra. ".. solo" aggiunge mentre se ne va. Nel bar dalle sedie di alluminio entra una ragazza di benzina. E' triste e sola. Si siede ad un tavolino alto, di alluminio, per quelli che bevono e vanno via di fretta. Si appoggia appena ad uno sgabello. Un po' per la gonna corta, un po' perchè lei, in quel momento, non è in alcun posto. Sulla sua testa compaiono molte parole, molte frasi. Alcune in un quadrante di un cellulare "Per sempre" "Mai" "Ti penso". Altre in una bocca "Sei mia" "Insieme" "Solo tu". La ragazza di benzina agita le mani sopra la sua testa. I mostri, che sono anche nel locale, la guardano con riprovazione. Non capiscono. Non potranno mai capire. Io prendo il mio cappuccino e mi sale un calore. Il cameriere che mi ha servito mi dice che non si può. Non specificando cosa. Mi alzo e anche la ragazza di benzina si alza. Ci guardiamo sopra gli occhi e ognuno vede cosa c'è scritto sopra. Lei mi dice "Non sai. Una tizia per terra mi ha detto..." "Anche a me". Flambè.
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