A.T.D.B.
mi fa' commuovere questa storia...
dedicatemi 5 minuti del vostro tempo, voglio raccontarvi una grande storia d'amore:quella di una donna,
una donna come tante ...che ha amato con tutta la sua vita un uomo :
A.T.D.B. (a te da Ben)
Come un liceale innamorato dei giorni nostri alle prese con un sms, Mussolini si
firmava languidamente ....
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Lui la guardava con tenerezza, gli tendeva la mano,le diceva :<>.
Poi, con lei accanto,s'inoltrava nel salone dove la principessa lo accoglieva
con un :<>.ll’inizio del ’45 Mussolini predispose la partenza dei Petacci per l’estero. Lei non volle lasciare
l’Italia e il suo Ben. Lo raggiunse a Milano, lo seguì a Como.Furono catturati separatamente dai
partigiani, che li tennero assieme, fino al tragico 28 aprile. Quel giorno, la mantenuta del duce
consumò nella tragedia .La sua rivincita : «Mi odiano perché lui mi ama.
Perché la mia vita è tutta per lui». Era pronta, più dello stesso Mussolini, al sacrificio .
«Non lo abbandonerò mai, qualunque cosa avvenga.
[…] Fa’ sì che sia finalmente detta la verità su di me,
su di lui, sul nostro amore sublime, bellissimo, divino, oltre il tempo oltre la vita».
Un partigiano, dopo la mortale raffica di mitra, le strappò dal collo un ciondolo d’oro.
Dietro c’era scritto: «Clara, io sono te e tu sei me. Ben».
Immaginatevi la storia...immaginate di essere anche voi li' in quel momento...
....non ci sono parole...stratosferico....
Un amore infantile per un uomo potente e lontano...
sin dall'eta' di 14 anni gli scriveva poesie, gli dedicava lettere, pensando che nn avrebbe mai avuto
occasione di leggergliele... e poi, un giorno , lo incontra...all'improvviso...
fu l'inizio di un amore folle...
L’incontro avvenne alla rotonda di Ostia. Per lei un amore esaltante, totale, esclusivo:
gioia di vivere, ragione per morire. Per lui importante e dolce, parentesi sentimentale tra cattivi
pensieri e ragion di Stato.
Era un amore sbagliato....e allora???
Lei lo amava aldila' di tutto e tutti,poco importava se doveva morire...
lei voleva solo stargli accanto fino alla fine....
Scaricai cinque colpi al cuore del criminale di guerra N.2
che si afflosciò sulle ginocchia, appoggiato al muro,
con la testa leggermente reclinata sul petto. Non era morto.
Tirai ancora una sventagliata rabbiosa di quattro colpi.
La Petacci che gli stava al fianco impietrita e che nel
frattempo aveva perso ogni nozione di sé, cadde anche lei di quarto a terra,
rigida come un legno e rimase stecchita sull'erba umida",
(il racconto di Walter Audisio comparso sull'Unità del 13 dicembre 1945)
un grande amore e niente piu'!!!
Claretta Petacci:
«Come una nuvola /
così io vorrei un mattino /
svegliarmi d'improvviso /
sentirmi leggero /
perdute le scorie /
della materialità /
sentirmi vicino /
agli esseri cari /
liberato lo spirito /
ai lidi immortali».

Pure Cristo che era onnipotente ogni 12 ne accannava uno!