Nick: neverm|nd Oggetto: Legge Levi-Prodi Data: 21/10/2007 18.22.11 Visite: 221
Da wiki: Il 12 ottobre 2007 è stato approvato in Consiglio dei ministri un disegno di legge "per la nuova disciplina dell'editoria quotidiana", che ridefinisce i requisiti che un mezzo di informazione deve possedere per essere ritenuto un "prodotto editoriale". L'idea alla base della riforma è la parificazione delle norme riguardanti le produzioni editoriali, a prescindere dal mezzo di informazione utilizzato (ad esempio, l'equiparazione delle testate giornalistiche informatiche e di quelle cartacee). Il decreto ha suscitato grande scalpore in quanto è stato letto come un obbligo per ogni produzione online, inclusi blog e siti internet personali, all'iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC). Per tale motivo, e grazie ad un passaparola tempestivo, esso ha sollevato le forti proteste di svariati blogger italiani, tra cui Beppe Grillo, che ha accusato il decreto, da lui soprannominato "legge Levi-Prodi", di volere limitare la libertà dell'informazione via Internet. A Beppe Grillo, Levi ha risposto direttamente con una lettera aperta che in sostanza ribalta l'interpretazione della legge, sottolineando che i requisiti esatti che rendono obbligatoria l'iscrizione al ROC saranno specificati in un secondo momento. In particolare, Levi scrive: "Quando prevediamo l’obbligo della registrazione non pensiamo alla ragazza o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog". Dal blog di Grillo: La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro. I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Cmq, il disegno di legge è questo: http://www.palazzochigi.it/Presidenza/DIE/doc/DDL_editoria_030807.pdf Che ne pensate? .
Se vuoi morire muori, niente di male. Per quanto mi riguarda sono accanito a vivere e volare. |