Nick: paps46 Oggetto: re:Fatemi capire...(F1) Data: 22/10/2007 9.24.0 Visite: 18
Per me è proprio difficile credere che Hamilton dello spionaggio non ne sapesse niente, visto che De La Rosa era a conoscenza di certe cose. Alonso ha sputato il rospo, certamente non per onestà intellettuale (altrimenti l'avrebbe fatto a marzo, senza scrivere e-mail) ma per mettere in difficoltà un team che gli ha messo di continuo - e ingiustamente - i bastoni tra le ruote. A me pare evidente che la mail Alonso-De La Rosa sia venuta fuori perché la FIA ha minacciato con il ritiro della superlicenza i piloti che non avessero collaborato portando le prove dei fatti. La richiesta è probabilmente successiva alla confessione - determinante - di Alonso: solo così si spiega perché questo provvedimento sia stato successivo all'assoluzione della McLaren da parte del Consiglio FIA. Insomma, Alonso ha spifferato tutto a Briatore, Briatore lo ha detto a Mosley e Mosley ha riorganizzato il sistema delle prove per mettere agli atti in modo formalmente corretto quel documento. Alonso è stato scorrettissimo verso una squadra ugualmente scorretta nei suoi confronti, ma ha avuto un atteggiamento consapevole della gravità dell'accaduto. E poi è stato davvero bersagliato di dispetti dalla McLaren. Hamilton per quanto mi riguarda è proprio il tipo di pilota difficile da sopportare: il suo negare continuamente l'evidenza è davvero irritante. Volendo sforzarsi nel credere che non sapesse nulla dello spionaggio Ferrari, resta a suo carico un atteggiamento di forte arroganza nei confronti degli altri piloti, del resto mai sanzionato dalla Fia (gravissimo l'aver causato l'incidente tra Webber e Vettel, grave l'aver ostacolato in modo consapevole - non mi venga a dire sciocchezze - Raikkonen nel giro veloce di sabato). Poi, certo, è bravo, eccome se è bravo. Però ha avuto il torto di non riuscire a scrollarsi di dosso tutto quello che di sbagliato gli è stato concesso - i favoritismi regolamentari, il tifo interno alla squadra con annessi dispetti ad Alonso, una retorica di pessimo gusto di Ecclestone e soci sul suo colore della pelle e sulla sua essenza di predestinato. Ha continuato a difendere la squadra, indifendibile, sulla spy story - anche a prove ormai pubbliche - e ha continuato a negare d'essere oggetto di favoritismi regolamentari. Uno così proprio non può starmi simpatico più di Alonso  |