Nick: NAPUL|LLO Oggetto: POLEMICA Data: 11/6/2004 9.55.37 Visite: 123
Ostaggi, giallo su riscatto pagato Emergency: dati 9 milioni.Fini: è falso
è stato detto: La voce era circolata anche durante il periodo di detenzione: il governo italiano avrebbe versato una forte somma di denaro per riavere sani e salvi Agliana, Cupertino e Stefio. E anche ora rispunta fuori la vicenda: secondo Gino Strada di Emergency e Maurizio Scelli della Croce Rossa sarebbero stati versati nove milioni di dollari ai rapitori iracheni. "Non c'è stata nessuna trattativa", ha invece replicato il vice-premier Gianfranco Fini. "Non è stato assolutamente un blitz militare come è stato annunciato. Si è trattato di una semplice presa in consegna. Gli americani sono andati lì a colpo sicuro. Si erano messi d'accordo. Il vostro governo ha pagato un riscatto: nove milioni di dollari. Qui ormai lo sanno tutti". E' la ricostruzione fatta al telefono al sito PeaceReporter da parte di un iracheno che si dichiara testimone oculare della liberazione di Agliana, Cupertino e Stefio. Il sito di informazioni PeaceReporter è vicino all'organizzazione Emergency di Gino Strada che è stato in Iraq per cercare contatti con i rapitori dei tre italiani. "Quella casa al numero 17 di Zaitun Street era disabitata da almeno due mesi" si legge nella ricostruzione di PeceReporter sulla liberazione. A parlare è un iracheno, il signor Fahad, che assieme ad altri due suoi vicini, il signor Mohammed e il signor Ibrahim, e sarebbe stato testimone oculare della liberazione di Agliana, Cupertino e Stefio. "Il vostro governo - dice ancora Fahad - ha pagato un riscatto: nove milioni di dollari. Qui ormai lo sanno tutti. Adesso però basta parlare al telefono, non è sicuro". "Noi - dice ancora la fonte - ci siamo opposti a questo gioco sporco. Noi volevamo consegnare gli ostaggi, senza alcun riscatto, nelle mani di rappresentanti del mondo pacifista italiano, sia laico che cattolico, con cui eravamo già in contatto da tempo e con i quali eravamo vicinissimi a una conclusione". Fini: "Nessuna trattativa per la liberazione" Il vice presidente del consiglio ha prontamente replicato alle affermazioni fatte da un testimone alla radio di Emergency: "Non c'è stata nessuna trattativa" per la liberazione dei tre italiani rapiti in Iraq. Gianfranco Fini ha poi spiegato: "Sono stati aperti canali di dialogo non con i rapitori, ma con ambienti iracheni, soprattutto religiosi, disponibili a collaborare per garantire il rilascio degli italiani: quegli stessi canali, penso, che ci hanno consegnato il corpo di Quattrocchi". Ribadendo che che "non c'è stata nessuna strumentalizzazione della vicenda degli ostaggi", Fini invita Gino Strada "a presentare, se le ha, le prove di quello che dice. E' l'unico modo - conclude - per evitare illazioni che non hanno ragione di esistere".
IO CREDO MOLTO DI + IN UN UOMO COME GINO STRADA CHE A UN SERVITORE DEL NOSTRO PRESIDENTE DI STOCAZZO
|