Nick: keaton Oggetto: Giustizia è fatta. Data: 9/11/2007 11.25.35 Visite: 122
S.Anna di Stazzema condanne definitive La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato gli ergastoli nei confronti dell'ufficiale nazista Gerhard Sommer e dei sottufficiali Geory Rauch e Karl Gropler condannati all'ergastolo dalla Corte militare d'appello di Roma per la strage di Sant'Anna di Stazzema. Nonostante la richiesta di annullamento e di rinvio a una nuova corte d'appello del procuratore generale Vittorio Garino, il collegio della suprema corte, presieduto da Torquato Gemelli, ha confermato la sentenza con cui, il 21 novembre del 2006, la corte militare d'appello di Roma aveva condannato al carcere a vita l'ex ufficiale Gerhard Sommer e gli ex sottufficiali George Rauch e Karl Gropler, attualmente liberi. I condannati, residenti in Germania sono tutti ultraottantenni e quindi non carcerabili. La sentenza confermata in Cassazione ha però un valore storico e di risarcimento nei confronti delle oltre 500 vittime dei rastrellamenti nella zona di Sant'Anna di Stazzema di quel agosto del 1944 ad opera dei nazi-fascisti. I giudici di appello avevano confermato già la sentenza del 22 giugno 2005 del tribunale militare di La Spezia. Martedì scorso, invece, nella sua requisitoria il sostituto procuratore generale militare della Cassazione Vittorio Garino aveva sollecitato l'annullamento con rinvio delle condanne rilevando che fossero inutilizzabili le testimonianze accusatorie nei confronti degli imputati rese da soldati semplici delle Ss che invece, secondo il pg, dovevano essere considerati coimputati. La Cassazione, dunque, non ha accolto le richieste del pg e condannato i tre nazisti anche a rimborsare le spese sostenute dalle parti civili (comune di Sant'Anna di Stazzema, regione Toscana, provincia di Lucca e presidenza del consiglio dei ministri) liquidandole in 4 mila euro per ciascuna. «Incredulo e commosso», ilsindaco di Sant'Anna di Stazzema, Michele Silicani, costituitosi parte civile a nome della comunità, alla lettura del dispositivo della sentenza di Cassazione aveva le lacrime agli occhi. «Provo una gioia profonda per la mia gente» ha commentato. www.unita.it
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