Nick: Buendia Oggetto: BOTTA e risposta Data: 11/11/2007 20.55.14 Visite: 202
Il presidente del Consiglio Romano Prodi è in costante contatto con il ministro degli Interni Giuliano Amato, per seguire la situazione degli incidenti provocati dai tifosi a Roma. La caserma che ospita il reparto volanti della Polizia di Stato, a Roma, è stata assaltata da un gruppo di circa 200 tifosi, alcuni con il volto coperto, armati di sassi e bastoni. Per entrare nella sede del reparto volanti di via Guido Reni sono state bruciate auto e un autobus, sono state divelte barriere di protezione e infranti vetri della caserma. Sul posto al momento ci sono alcune ambulanze. Fonti di polizia parlano di "danni ingentissimi". Due giovani sono stati arrestati dalla polizia. Secondo quanto si è appreso si tratta di due giovani ultras, una ragazzo ed una ragazza. I due avevano i volti coperti da bandane ed erano armati di bastoni. Assaltato il Coni In serata centinaia di tifosi hanno assaltato la sede del Coni, nei pressi dello stadio Olimpico. Le guardie di sorveglianza, non armate, sono barricate all'interno dell'edificio, mentre gli ultras devastano le aree interne della sede. I tifosi, tutti col volto coperto, hanno lanciato una bomba carta all'interno dell'atrio della sede Coni, danneggiando i marmi. Completamente distrutto l'orologio con il count down verso le Olimpiadi di Pechino 2008, tutte le vetrate rivolte al lato di Lungotevere e i computer della reception. Aggredite due pattuglie dei vigili vicino all'Olimpico Due pattuglie di vigili urbani sono state aggredite da un gruppo di tifosi con spranghe e bastoni nei pressi dello stato Olimpico di Roma. Lo denuncia il segretario della Cisl della polizia municipale di Roma, Gabriele Di Bella accusando il prefetto di Roma Carlo Mosca di "comportamento irresponsabile". I responsabili della sicurezza cittadina "hanno tenuto un comportamento irresponsabile - dice - lasciando le pattuglie della polizia municipale da sole vicino allo stadio a fronteggiare gruppi di tifosi, che hanno sfogato la loro violenza sulle auto di servizio". Responsabilità che, dice Di Bella, "sono da addebitare al prefetto di Roma". Il sindaco, conclude, "verifichi se ci sono le condizioni di sicurezza per svolgere tale servizio". da rainews24 |