Nick: Buendia Oggetto: Il caso Zanardi Data: 13/11/2007 16.32.22 Visite: 356
Zanardi è il nipote alla lontana di un profugo dell'est europa che raccoglie rame e semi di zucca e li vende ai grossisti che fanno i cavi dell'elettricità e della sip. i semi di zucca invece se li mangiano zanardi e lo zio seduti in poltrona vicino alla stufa. quand'era bambino era grassottello e veniva sbeffeggiato dai ragazzini di terza. terza elementare, terza media e terza liceo. allora sofriva molto e si faceva rosso rosso di collera, poi cominciarono a cadergli i capelli a ciuffetto e quelli di terza ancora di più a prenderlo in giro. si consolava con la musica e faceva dei bei temi d'italiano. veniva promosso per simpatia e perché lo zio conosceva bene un professore di greco amante delle sementi. quando dovette scegliere a che facoltà iscriversi, in memoria delle ingiustizie subite e degli sfottò di quelli di terza, si mise in testa che voleva fare l'avvocato per difendere tutti i poveretti che subivano ingiustizie e vessazioni. faceva i sit in a mezzocannone e quelli del terzo anno gli tiravano i cuppetielli dietro la testa che era sempre più rada di capilli. allora decise che i fascisti gli stavano antipatici e pensò che avrebbe voluto fare la resistenza ma era troppo tardi. però s'iscrisse ad un corso di fabbricazione di molotov e la sera simulava proteste e scioperi. si fece una certa reputazione e molte ragazze gli stavano appresso e quelli del terzo anno rosicavano. ma per lui le ragazze erano quasi tutte quequere e poco gliene importava. ogni tanto andava al cinema con una e subito ci provava non perché fosse cafone ma perché era molto stressato e voleva rilassarsi. allora venne iniziato alla cannabis e quando le cose andavano male s'ingegnava pure di fumarsi qualche seme di zucca che -dice- sono ottimi e fanno lo stesso effetto o quasi. uno degli eventi più significativi della sua vita si registra nel giorno della sua laurea quando il suo migliore amico soprannominato "gigrobotdacciaio" invece di portare la sciampagna portò una bottiglia molotov e per poco non si appicciarono tutti quanti. infatti, si appicciarono giusto gli ultimi 2mila e 7cento34 capelli che zanardi aveva in testa; era molto affezionato e li contava tutti i giorni. di recente, un po' demotivato dalla legge biagi, ha preso in considerazione di allargare il commercio di rame e di andare in estonia dove c'è una sua amica di penna che si chiama irina e che -dice- glielo dà. alcuni però giurano che l'hanno visto in questi giorni a cinecittà a chiedere informazioni per le selezioni del grande fratello. |