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Nick: Zanardi
Oggetto: Quarta Puntata
Data: 13/11/2007 20.38.41
Visite: 402
La Vera Storia di ladyvivi – QUARTA PUNTATA
PRIMA PUNTATA: http://www.ircnapoli.com/forum/2519934-0-le-vera-storia-di-ladyvivi.html
SECONDA PUNTATA: http://www.ircnapoli.com/forum/2527664-0-seconda-puntata.html
TERZA PUNTATA: http://www.ircnapoli.com/forum/2528335-0-terza-puntata.html
Qualche tempo dopo ladyvivi la severissima ricercatrice e dottoressa in Farmacia riconobbe Pasqualino detto Lino, figlio di un famosissimo magistrato dell’hinterland napoletano.
Pasqualino detto Lino aveva da sempre fatto la corte a ladyvivi, ma costei all’epoca era fidanzata con Francesco detto Ciccio e non si putev mover, pertanto.
Ma quel giorno che era il giorno dei morti, il 2 novembre insomma, mentre ladyvivi era in un aula a studiare chimica organica, entrò bell e buon Pasqualino detto Lino, che disse ciao uè ciaciona bella come stai, ti ricordi di me, sono Lino il figlio del magistrato?
Ladyvivi con gli occhi che le brillavano si ricordava eccome e pensando mò a chist che è figlio di magistrato lo incatasto come di deve e non me lo faccio scappare sennò so pazz, esclamò siiiiiiiiiiiii e comm non mi ricordo.
Scambiarono quattro chiacchiere e Pasqualino detto Lino la baciò in bocca con la lingua e ladyvivi si stette. Era nato un nuovo amore.
I due si fidanzarono ufficialmente su un treno per Reggio Calabria, mentre andavano al mare e decisero subito di convivere e la loro canzone preferita era un pezzo degli Zero Assoluto che faceva semplicemente, nananà, eccetera
Pasqualino detto Lino lavorava a Firenze e amava gli animali ma non tenev o can come Francesco detto Ciccio.
Aveva invece un gatto di nome Mirko e un coniglio di nome Benito.
Corsi e ricorsi storici.
Il coniglio però non si chiamava così perché Lino era un fissato dell’MSI. Anzi Pasqualino detto Lino di politica nun ne capev nu cazz. Era una casualità il nome Benito dato al coniglio.
La famiglia di Pasqualino detto Lino era una famiglia borghese e benestante ma aveva delle usanze strane e schifose dal punto di vista di ladyvivi.
Ad esempio a Natale e a Capodanno ammazzavano il capitone. Ladyvivi sapevo che quella era un’usanza di tutte le famiglie ma lei aveva sempre sperato di trovare una famiglia senza qeull’usanza.
E invece manc p’o cazz. Pure la famiglia del suo nuovo amore a Natale e a Capodanno ammazza il capitone e ladyvivi doveva assistere perché era una tradizione importante e diceva bleahhhhh chi schiffffff.
Pasqualino detto Lino era altissimo: due metri. Un gigante al confronto del fisico a barattolo di coca cola e della statura di ladyvivi ma nun facev niente, perché lui era innamorato e, si sa, l’amore è cieco.
Pasqualino detto Lino aveva una Suzuki Marutu gialla piccolissima che nun ce trasev e ladyvivi doveva sempre sedersi dietro e non sapeva dove infilare i suoi prosciutti: un trauma.
Il secondo trauma (ma poi se ne verette bene) ladyvivi lo subì da un punto di vista sessuale perché Pasqualino detto Lino aveva un pesce grandissimo e la prima volta che ladyvivi lo vide si spaventò e disse ma che devi fa cu chill cos?
Pasqualino detto Lino si imbarazzò là per là e la chiamò amore. Fu così che ladyvivi accettò di farsi penetrare e disse: però mica male, cu stu cos me ne sto verenn bene.
Ma ladyvivi ben presto scoprì di essere stufa di Pasqualino detto Lino perché costui era na pall.
La chiamava amore in continuazione e lei si cacava il cazzo: amore qua, amore là, amore a destra, amore a sinistra, amore acopp, amore a sotto, amore miezz.
Ma che cacamient e cazz anzi di fessa, pensava ladyvivi.
Un giorno capitò che Pasqualino detto Lino andò in bagno a fare la cacca, uscì di fretta dopo tre minuti senza neppure lavarsi le mani, andò in cucina da ladyvivi e le disse amore ti sono mancato?
Ladyvivi non ce la faceva più: Pasqualino detto Lino era veramente un pesce sparato con la botta.
Ladyvivi non sopportava più l’abitudine di Pasqualino detto Lino di fare colazione con la coca cola dove dentro ci azzuppava le gocciole del Mulino Bianco, non sopportava più il fatto che si era iscritto a Giurisprudenza al Suor Orsola e che fosse uno sfigato perché o bocciavan semp.
Ladyvivi era ambiziosa e severissima, non sopportava queste cose e ripeteva sempre: il padre grande magistrato, iss nu scem.
Ma comunque ladyvivi ancora non si decideva a lasciare Pasqualino detto Lino poiché il padre le avrebbe regalato in dote una casa a Posillipo e Posillipo era il suo posto naturale per abitare.
La goccia che fece traboccare il vaso fu un episodio: ladyvivi era a via Scarlatti, sotto braccio a Pasqualino detto Lino, quando incontrò all’improvviso il suo primo amore: Vincenzo detto Enzino con una ragazza.
Fu un tonfo al cuore.
Il giorno dopo ladyvivi trovò nella cassetta delle lettere un bigliettino, con sopra scritto:
"Ci siamo visti per caso e hai visto pure la mia nuova ragazza.
E' stata lei che mi ha voluto conoscere, sinceramente sono rimasto contento della cosa.
Una bella ragazza che ha testardamente voluto incontrarmi fa sempre piacere all'animo come agli occhi.
E'un peperino di ragazza e ieri è stata la prima volta che siamo usciti.
Stasera ha detto che non è ancora sicura se uscire o non, nonostante sia uscita ieri.
Il fatto strano è che mentre passeggiavamo per Via Scarlatti ho rivisto te, la mia ex ( dieci anni di fidanzamento), che non mi dici più nulla, mentre come mia ex guardavi con occhi maligni questa bambolina di ragazza che con cui stavo.
Ora non voglio costruirmi castelli di sabbia, ma dico che sono felice e che la vita ti riserva sempre belle sorprese.
Se la ragazza vuole approfondire la situazione da parte mia ci sarà la massima disponibilità, ma non voglio scottarmi e rimanere fregato.
Ah dimenticavo, questa ragazza la vidi davanti ad un bar e la volevo conoscere ma un mio amico mi disse che era fidanzata. Io come lo scemo la guardavo anche mentre passeggiava, ma poi come mio solito la ignorai totalmente. Questa che fa? Lascia il ragazzo e vuole conoscermi.
Ora se cerca un diversivo sbaglia portone. Comunque sono felice.
Ciao e auguro a tutti tante belle cose. Firmato: Vincenzo detto Enzino, il signor sociologo.
Ps – Ciao pure a te ciao ciao ma mò bast. Bast veramente, bast!"
Era lui: il suo primo amore.
Vincenzo detto Enzino, il signor sociologo.
L’uomo che nun se scordav mai un Ps nei bigliettini con il Bast finale.
E l’aveva snobbata per un’altra.
Ladyvivi pianse e lasciò Pasqualino detto Lino e, per stare vicino col cuore al suo primo amore si iscrisse a Ircnet, in chat.
Ma, per sua sfortuna, Vincenzo detto Enzino, il signor sociologo, si cancellò dal sito e dalla chat.
Quel giorno fu brutto per ladyvivi. Si sentiva stanca e triste e in serata sarebbe dovuta andare a un convegno sulla vita, dove si doveva discutere di post coma e pillola abortiva.
Aveva voglia di chiacchierare, di camminare col suo Enzino per i corsi di Madrid e starsene seduta davanti ad un bar a bere un bicchiere di vino.
Qella era la classica giornata No.
Ladyvivi piena di dolore e rassegnazione cominciò a scorazzare sulle varie chat di Ircnet, alla ricerca di qualche fanciullo e di un nuovo amore.
Cominciò a scrivere un diario.
Nella prima pagina del suo diario scrisse:
"Eccomi qui. Vicino al pc. Stamattina mi sono alzata prestissimo.
Avevo un casino di pensieri nella mente. Ho una riunione con il capo, mi deve fare una strigliata.
Non ce la faccio, lo mando a quel paese..
Poi più tardi conferenza stampa. Che casino.
Sono una casinara della malora.
Mi viene sempre la voglia di lasciare tutto e di andarmene.
Ma chi me lo dice di mediare, chiacchierare, discutere, alzare la voce, bocciare ragazzi strani che sembrano gli strazzoni coi cani seduti sulle scale dei palazzi del centro storico di Napoli? Chi me lo dice? Chi me lo dice? Chi me lo dice vorrei sapere? Chi? Chi? Chi????
Oggi sono SCAZZATA al MASSIMO.
Ma in fondo sono buona e metterò come mio solito le cose al loro posto.
Mi aiuta il fatto che in certi contesti e momenti sono una Menefreghista a 18 carati.
Ps – Però che cacamient e cazz. Bast, ma veramente bast".
Ecco: aveva cominciato a scrivere un diario e a finire ogni pagina con un Ps e un Bast così come il suo primo amore, Vincenzo detto Enzino il signor sociologo, sparito per sempre dalla sua vita.
CONTINUA....
Tutti abbiamo una parte femminile, è vero.
La mia è lesbica.
