Nick: mir Oggetto: l'iniziazione Data: 13/11/2007 22.30.3 Visite: 149
Loro due fumavano come pazzi. A me faceva (e fa) schifo e basta. Non ci riesco a fumare. Stavamo fermi in mezzo al niente della ostiense con le macchine veloci che andavano verso il mare e verso chissà che e le altre che tornavano a Roma da chissà che altro. Faceva molto freddo e loro, mentre portavano le sigarette alla bocca, avevano le mani tremanti. Forse ci scambiavano per pappa o forse per quelli che davano il culo. Ma non ci importava. Aspettavamo Giulia. Giulia era il caldo dopo un giornata al freddo, era l'intelligenza dopo la stupidità, era il bello dopo tutto quello che sopporti a stento. Giulia si fece attendere. Molto. Arrivò su una moto che non si poteva credere che un essere umano potesse viaggiare in minigonna con quel freddo. Scese dalla sella come una dea. Estrasse i suoi lunghi capelli biondi dal casco e disse "Andiamo?". Come se ci fosse un'alternativa. Andammo. Tutti insieme nella Citroen. Ed eravamo in sette. Fino alla villa. Aprimmo l'alto cancello di ferro. Col freddo che faceva male alle mani mentre lo aprivo. Aprimmo la porta e il puzzo di umido ci assalì come un cane da guardia. Giulia accese l'accendino e ci guidò alla stanza. Tutti sentivamo anche più freddo che fuori. Tirai fuori dalla giacca una grappa serba e mi feci un sorso che mi diede corpo. Giulia entrò in una stanza ed accese una luce. La stanza silente rimbombava ad ogni movimento, ad ogni respiro. La grappa serba mi aiutò e dissi "adesso si comincia". Lei si mise un po' al centro del gruppo e iniziò a sfogliare pagine di un vecchio libro. E si cominciò.
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