Nick: mir Oggetto: La prevalenza del momento Data: 18/11/2007 20.29.39 Visite: 133
La poesia si fa senza suoni melodiosi senza colori solo con segni bianchi e neri con bianchi e neri silenzi con fonemi bianchi e neri. La poesia si fa senza parossismi del corpo, questi sono per il prima e il dopo. [Titos Patrikios] Una tipa con la capigliatura punk (tre ciuffi alti 30 centimetri), gli stivali e tutto il resto della divisa alternativa, ci passa vicino sorridendo ironica dei nostri abiti borghesi. La fermo e le chiedo: "Sì ma che pensi ora? O tendi sempre e solo al futuro?". Le si cancella il sorriso ironico e gli occhi le si fanno grandi. Come quelli che hanno paura di essere scippati per strada. Mi dice "Spaccimma vuoi?". E mi alza il dito medio tagliato dal mezzo guanto. Una corrente d'aria fredda entra dal lato sud della piazza spazzandola e smuovendo l'immondizia dal poco peso specifico. Entrandomi nel bavero del giaccone. Chiudo gli occhi e la punk sparisce. E sparisce l'immondizia e l'assenza di senso. Portando con sè argomenti e parole e carta e vuoti a rimorchio. Sparisce la luce con i falsi abbagli, sparisce la musica e l'inutile conforto. Ed è un momento di solo me stesso. Che mi basta fino al tocco di una mano sulla spalla. "Andiamo?" "Andiamo. Andremo."
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