L’operazione è difficile, ma non impossibile: Emanuele Calaiò al Genoa? Si può fare. «Ho sentito anche io le voci, anche se le società non mi hanno contattato - premette l’attaccante - Per ora si è trattato solo di sondaggi, perché all’inizio del mercato manca un mese e mezzo. Però a Napoli sto trovando poco spazio, e so che Preziosi e Pastorello hanno stima nei mei confronti. Ho diverse offerte, se mi arriverà anche quella del Genoa la valuterò». Preferenze? «Certo il Genoa è una società importante, e la valuterei volentieri».
La concorrenza è però nutrita: Reggina, Livorno, Parma ma anche Palermo. Vale a dire la squadra della città dove è nato l’Arciere. Ufficialmente per il Napoli l’attaccante non è sul mercato, ma è una strategia per alzare il prezzo: a gennaio quasi certamente se ne andrà. Gli ostacoli sono due soprattutto: Calaiò vuole ragionevoli garanzie di giocare titolare, perché se lascia la Campania è appunto a causa della troppa panchina. Poi, con Reja ha fatto anche la punta esterna, ma è un ruolo che non gli piace: vorrebbe fare l’attaccante centrale. Nodi tecnico-tattici difficili da sciogliere, e che complicano l’affare. Però uno spiragio c’è, e Calaiò potrebbe essere il fiore all’occhiello del mercato di gennaio.
Mi sa che a Gennaio bye bye Manu...