Nick: Zanardi Oggetto: Da Non Perdere Data: 30/11/2007 1.27.17 Visite: 233
LASCIA PERDERE, JOHNNY! Regia: Fabrizio Bentivoglio Interpreti: Toni Servillo (Le Conseguenze dell’amore, L’uomo in più, La ragazza del lago), Peppe Servillo (cantante degli Avion Travel e fratello di Tony Servillo), Valeria Golino, Ernesto Mahieux, Fabrizio Bentivoglio, Lina Sastri, Roberto De Francesco, Ugo Fangareggi, Daria D'Antonio, Antimo Merolillo Data di uscita: Venerdì 30 Novembre 2007 Trama: Caserta, seconda metà degli anni '70. Il trombettista maestro d'orchestra - nonché bidello -Domenico Falasco (Tony Servillo), è autore di una singolare teoria che confida con sapienza a uno dei suoi giovani più promettenti, il diciottenne Faustino, in attesa di un contratto di lavoro per evitare la chiamata di leva. Più che teoria, in realtà, si tratta di un bizzarro consiglio: far valere il proprio talento e accettare solo "serate" nei luoghi di mare, perché è là che vanno davvero i bravi musicisti. Si formerà così la colorata "Orchestra Falasco" la cui esperienza terminerà una sera di primavera a Roccamonfina. Il giovane Faustino, però, continua a essere il tuttofare di Raffaele Niro, un impresario poco affidabile che un giorno torna nella sua Caserta con un ingaggio davvero straordinario: il famoso maestro Augusto Riverberi, eccezionale pianista ed ex amante di Ornella Vanoni, arriverà in città per esibirsi con la sua "Piccola Orchestra" di trenta elementi. Per il giovane talento, orfano di padre, è il momento di far sul serio. Parte così l'esordio alla regia di Fabrizio Bentivoglio. Storia di un'ordinaria ricerca di successo, dei sogni inseguiti e raggiunti nello sfondo di un sud povero ma dignitoso, dove si respira ancora l'aria genuina di un passato lontanissimo. Difficile definirne i confini. Gradevole e divertente, malinconico e stralunato, si avvale del miglior cast possibile: i fratelli Servillo, Valerio Golino, Lina Sastri, Ernesto Mahieux e, per la prima volta sullo schermo, un giovane e bravo Antimo Merolillo. Impeccabile la regia (davvero interessante per essere un "esordiente") e la fotografia. Ritmo e ironia si fondono insieme: una galleria di facce degna del nostro cinema migliore. Non c’è un solo elemento che sia fuori posto in questa storia in cui il reale (le orchestrine, la vita di provincia e tant’altro) si legano ad una sentore di fiaba. E poi c’è la musica che da elemento portante del racconto diventa filo dell’anima come è giusto che sia. Ps; collage attinto dal web Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |