Nick: Remedios* Oggetto: Pensieri di una Regina Data: 18/6/2004 13.22.57 Visite: 199
Sono la Regina. La Regina dei Neri. La Regina di un mondo che esiste solo in funzione del piacere di altre creature di dimostrare la propria intelligenza. Sfrontati. Quando loro decidono, il mio popolo si schiera in formazione e da inizio all’ennesimo combattimento all’interno di quella che è la guerra infinita contro gli avversari di sempre: i Bianchi. Lo scenario è un campo di forma quadrata, scarno, essenziale, costituito da tessere nere e tessere bianche su cui si muovono i due eserciti. Lo schieramento di partenza è molto semplice: ciascuna fazione occupa due file su due lati opposti del campo di battaglia. Ci sono chiare e precise regole da seguire. Io, la Regina, occupo la zona centrale della seconda fila. Sono la più alta e mi sistemo sulla tessera del mio colore, il Nero. Preservo e identifico la mia appartenenza. Accanto a me il Re, fiero e immobile con la sua croce sulla sommità del copricapo. Lui e non io, la Donna, è l’oggetto del desiderio della fazione avversaria. Non siamo mai stati una coppia, la nostra è una mera unione di interesse. Per lui sono stata sempre uno strumento per soddisfare la sua sete di vittoria. È per questo che qualche volta ho ceduto alle lusinghe dell’Alfiere, effimere e vane, tipiche dell’arrivista che mira ad ottenere solo un po’ più di importanza. Grazie a Dio me ne sono accorta in tempo, complice quell’intuito femminile che noi donne così tanto decantiamo. Non vale la pena lasciarsi andare per una carezza in più. Mai. Sognavo al mio fianco un uomo diverso, un uomo di valore, non un codardo. Quando tutto sembra perduto, il mio "prode" compagno di vita mi manda avanti nel tentativo di difendere il tutto per tutto, mentre lui si ripara grazie all’aiuto delle due torri e si mette in un angolo dietro il muro dei soldati. Vigliacco. Il Re è al sicuro a dare direttive, i poveri pedoni hanno il compito di andare avanti. Non possono mai retrocedere. E se uno avanza a valanga con tutti i suoi compagni, può diventare davvero un elemento decisivo. Per questo se raggiunge la traversa avversaria ha il diritto e il dovere di essere promosso, ed ottiene la mia stessa importanza. L’importanza della Regina. Della Donna. Gira e rigira siamo sempre noi le più forti. Quelle che ricoprono un ruolo di responsabilità, fatto di lotta, di silenzi, di attese, di strategie. Un peso a volte troppo grande soprattutto per chi , come me, deve difendere un uomo che non le appartiene e agisce solo perché mossa da un senso di dovere. Ma ora non c’è più tempo per riflettere, la battaglia ha inizio. La prima mossa è dei Bianchi, e4 – c6.
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